“L’uomo più ricco di Babilonia” di Georges S. Clason – Recensione
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“L’uomo più ricco di Babilonia” è uno dei libri di riferimento tra tutti i saggi scritti sul tema della gestione dei soldi. Non contiene tecniche di trading, non parla di investimenti e non vela segreti per diventare ricchi.
Dovete sapere che l’autore scrisse diversi opuscoli informativi su come risparmiare tuttavia questo breve volume divenne un vero e proprio capolavoro. George Samuel Clason entrò così definitivamente a far parte della cerchia dei nomi più autorevoli della letteratura motivazionale.
Resta qui con me e ti racconto di più.
Trama di “L’uomo più ricco di Babilonia” di Georges S. Clason.
La trama di questo libro è ambientata nell’antica civiltà Babilonese. Non è un caso, dato che i Babilonesi furono una tra le civiltà più fiorenti dell’antichità.
“L’uomo più ricco di Babilonia” è un libro facile da leggere.
Clason, attraverso le parabole del ricco Arkad, del prestasoldi Mathon, del mercante di cammelli Dabasir e il principe dei mercanti di Babilonia, narra di antiche verità. Talvolta la loro semplicità potrà farti sorridere ma dietro i grandi principi non necessariamente debbano esservi concetti di difficile comprensione.
Il ricco Arkad è il personaggio principale: uno degli uomini più ricchi di Babilonia. Decise di condividere con i suoi amici il suo sapere e svelò loro le 5 regole dell’oro. Vediamo insieme quali sono:
- risparmia sempre il 10% delle tue entrate, utilizza il 20% per pagare i tuoi debiti e destina il 70% per le tue spese correnti;
- investi i tuoi soldi in modo da creare una rendita;
- investi i soldi che hai risparmiato solo quando non corri il rischio di perderli;
- chiedi consigli finanziari esclusivamente a chi è competente in materia;
- investi soldi solo se capisci quello che ti viene proposto.
Arkad si era dimostrato disponibile tuttavia i suoi amici gli risposero con frasi diffidenti e anche un po’ deridendolo. Affermarono che per lui era facile dire ciò, dato che era ricco!
Arkad non era nato in una famiglia benestante. Aveva costruito la sua ricchezza lavorando, perdendo i suoi soldi e ricominciando a risparmiare. Aggiunse, stupito, che forse non conoscevano una di queste 5 leggi oppure non ne applicavano una. Come potevano lavorare e rimanere poveri?!
Le 5 regole d’oro furono trascritte su delle tavolette di argilla, inviate dalla Mesopotamia ad un museo inglese. Un addetto al museo le lesse e sorrise anch’egli della loro semplicità.
Lui e la moglie tuttavia vertevano in drammatiche condizioni finanziarie. Non ebbe molte alternative se non provare a metterle in atto. Ebbene, la loro vita cambiò radicalmente nel giro di pochi mesi, come scrisse in una lettera.
O almeno, così narra la leggenda.
La nostra recensione.
E’ il primo libro che ti consiglierei se decidessi di approcciare il tema dell’educazione finanziaria. Così scorrevole che potrebbe essere un libro da regalare a chi inizia a lavorare e deve imparare a gestire i propri soldi.
Il grande motivatore Jim Rohn utilizzò la trama del libro per spiegare la gestione dei soldi ai bambini!
Quando sfogliai il libro per accingermi a scrivere questo articolo, notai la data che io stessa scrissi il giorno in cui iniziai a leggerlo. È un’abitudine che ho sempre avuto. Ogni libro importante ha infatti scandito una fase precisa della mia vita. Correva il 19 Novembre 2001 e nonostante, all’epoca, lavorassi già da sei anni, non ero ancora riuscita a mettere da parte qualche soldino!
Nonostante la sua assoluta semplicità, rimane una valida lettura anche per i più esperti in materia. Persone più sagge di me dicono che ogni tanto faccia bene tornare alle origini.
Nel libro, che conta un centinaio di pagine circa, troverete anche i 7 rimedi per riempire una borsa di monete d’oro.
Lo feci per davvero, sapete. Ci provai.
Ricordo che presi una scatola di scarpe ed ogni volta, con cura e con un pizzico di soddisfazione, risparmiavo il mio 10%. Riuscii a comprare la mia prima auto, di seconda mano, alla modica cifra di 2 milioni e 800 mila lire.
Oggi probabilmente sarebbe sufficiente (e di gran lunga più semplice) attivare un giroconto automatico il 27 del mese.
Quel che ho imparato è che c’è sempre una Babilonia da qualche parte. Bisogna cercarla. Qualche fortunato la troverà. Qualcun altro se la costruirà.
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Frasi da non dimenticare di “L’uomo più ricco di Babilonia”.
…il nostro saggio maestro non ci ha forse insegnato che ci sono due tipi di apprendimento? Il primo consiste infatti nelle cose che abbiamo appreso e conosciuto, il secondo nell’addestramento che ci ha insegnato come scoprire ciò che non conoscevamo.
L’occasione è una dea che non perde tempo con chi è impreparato!
Prima di realizzare qualcosa deve esserci il desiderio. I vostri desideri devono essere forti e ben definiti. I desideri generici non sono altro che deboli aspirazioni.
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Se questo tema ti interessa e desideri approfondirlo, ecco 3 letture consigliate:
- “Padre ricco padre povero” di Robert Kiyosaki, che è già nella mia lista dei desideri;
- “Autostrada per la ricchezza” di MJ De Marco;
- “Soldi. Domina il gioco” del celeberrimo Anthony Robbins.