Pronuncia inglese corretta: 6 consigli
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Quando si impara una lingua straniera, ovviamente, lo si fa per parlare e, altrettanto ovviamente, per essere compresi quando si parla bisogna pronunciare le parole in modo corretto. Questo è sempre difficile, ancora di più lo è per l’inglese una lingua che, parlata in diversi continenti e nazioni, ha tante varianti più o meno significative. Certo, la base della lingua è sempre la stessa, ma le differenze ci sono e diventano molto evidenti nella lingua parlata.
L’ accento spesso è tipico di un’area specifica o che risente dell’influenza della lingua madre di chi parla insieme a quello ma ancora più importante, c’è ciò di cui tratteremo noi, la pronuncia. Pronunciare una parola significa usare dei suoni. Collegare questi suoni a delle parole, insiemi di lettere. Due o più lettere messe insieme, a seconda della lingua che parliamo si possono pronunciare in modo diverso.
E questa è la prima difficoltà che incontriamo. L’italiano è una lingua fonetica. Significa che pronunciamo in modo scandito ogni singola lettera di ogni singola parola. Ci hanno educati a questo. Sono poche le combinazioni di lettere che, messe insieme, ci danno un suono diverso. Ed anche quando questo succede quel suono diverso è sempre lo stesso se riferito alla stessa “combinazione” di lettere. In Inglese ci sono molti più suoni che corrispondono a molte più combinazioni di lettere e spesso la stessa coppia di lettere insieme viene pronunciata in due o tre modi diversi.
Questa è la seconda grande difficoltà per noi italiani. Ma vediamo insieme quali sono i passi da fare per iniziare a pronunciare le parole correttamente e quindi sentirci sempre più sicuri.
1. Trascrivi la pronuncia
Non puoi certamente pretendere, soprattutto nel momento in cui approcci all’apprendimento della lingua, di ricordare il modo in cui si pronunciano tutte le parole. Molto utile è quindi, nel momento in cui qualcuno legge un testo per te, scrivere con una matita il modo in cui si pronuncia quella parola.
Certo, l’alfabeto fonetico è fondamentale ma mentre prendiamo dimestichezza con questi nuovi simboli associati ai suoni, possiamo iniziare a scrivere la pronuncia “nella nostra lingua”. Senza farti troppi problemi e senza guardare la reale ortografia della parola. Semplicemente trascrivi a matita sopra al testo la pronuncia così come la scriveresti nella tua lingua.
Questo ti aiuterà, quando vai a rileggere, a ricordare tutto ed a ripassare. Ovviamente non si può fare da subito con tutte le parole! Io consiglierei di iniziare da quelle che ci rendiamo conto di aver pronunciato in modo completamente differente oppure metterei in evidenza quelle più frequenti che poi saranno quelle che useremo di più e quindi impareremo prima. Questo non significa rimane legati al quaderno con gli appunti.
Scriverla significa metterla in evidenza, ci aiuta a prendere coscienza di questa diversità ed a ricordarci che questa diversità va messa in pratica. Ci aiuta a fare una prima distinzione tra i vari suoni, a mettere in risalto alcuni suoni rispetto alla sinfonia più generale di quello che stiamo ascoltando.
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2. Canta
Si, anche questo se scegliamo il cantante giusto e la canzone giusta ci può aiutare a pronunciare le parole correttamente. Cantare è divertente. Questo è il primo importante passaggio. Se leggere può essere faticoso all’inizio, la musica invece ci dà subito entusiasmo gioia ed energia. Ascoltare la tua canzone preferita in lingua inglese non solo ti darà gioia ma ti aiuterà ad imparare la pronuncia. Puoi farlo in diversi modi: cercando il video con i sottotitoli e quindi cantare leggendo il testo che scorre sotto ai tuoi occhi oppure stampando il testo della canzone e leggendolo da li mentre canti. La cosa davvero importante però è cantare, cantare, cantare.
Questa caratteristica ludica della musica infatti, ci aiuta anche a ripetere. In tutte le cose che facciamo infatti la ripetizione può diventare un po’ ridondante e portare ad un calo di attenzione notevole che significa anziché apprendimento distrazione.
La musica invece ci aiuta a ripetere con gioia e soprattutto in questo tipo di ripetizione andiamo a perfezionare, consolidare, approfondire riducendo le distrazioni o i cali di attenzione al minimo. Impareremo anche a parlare più velocemente. Stando al passo con il ritmo della canzone infatti saremo costretti ad esercitarci non solo a pronunciare bene le parole ma anche a farlo sempre più velocemente. Un vero proprio tuffo nella lingua, la spinta di cui abbiamo bisogno.
3. Parla lentamente
Sicuramente la velocità nel parlare è quello a cui aspiriamo tutti. Viene intesa come bravura e padronanza della lingua anche se non sempre è così. E soprattutto non sempre aiuta parlare velocemente. Dobbiamo avere coscienza prima di tutto noi stessi di quello che diciamo e del modo in cui parliamo per poi tramettere questa sicurezza agli altri. Parlare frettolosamente (anche in italiano) tante volte fa percepire all’altro che stiamo approssimando, arrangiando, pasticciando, ci fa perdere credibilità.
Questo succede ancora di più se lo facciamo con una lingua che non è la nostra e che stiamo imparando. E ovviamente ci fa fare molti errori di cui non abbiamo consapevolezza e che quindi non possiamo correggere. Pensare, rallentare, usare le parole correttamente ed ascoltarci mentre parliamo in modo da pronunciare correttamente ed essere sicuri che ci ci ascolta ci sia capendo è fondamentale. Parlando lentamente prenderemo coscienza dei nostri punti di forza e delle nostre debolezze, dei dubbi su cui lavorare.
Inoltre permetteremo a chi ci sta di fronte di correggerci o, nel caso in cui non lo faccia per educazione o imbarazzo, dall’espressione del suo volto comunque capiremo che abbiamo fatto un errore, che c’è qualcosa che non va e questo ci aiuterà a raddrizzare il tiro.
4. Fatti correggere da qualcuno
Parlare in lingua inglese e quindi pronunciare le frasi, le parole, i suoni, può presentare una importante difficoltà a cui accennavo prima che consiste nel fatto che questo modo di pronunciare le parole diversamente spesso include ascoltare, riconoscere, impare e soprattutto riprodurre dei suoni che non abbiamo mai sentito.
E quindi oltre all’orecchio dobbiamo allenare la bocca, le labbra, la lingua, il modo in cui li mettiamo ed usiamo per essere in grado di pronunciare, ripetere questi suoni. Ovviamente per farlo correttamente abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti e che ci corregga.
Anche se non vogliamo approfondire la conoscenza della fonetica con tutti i suoi simboli, suoni e regole, ci sono comunque delle basi che sono indispensabili, che ci servono per pronunciare in modo consapevole una parola e non lasciare tutto al caso che a volte ci aiuta ed a volte ci fa precipitare nell’insicurezza, nell’ incomprensione o peggio, in qualche strano malinteso o fraintendimento.
Farlo da soli, soprattutto all’inizio, non solo potrebbe essere inutile ma potrebbe portarci a sbagliare e sbagliando ripetutamente a consolidare degli errori che poi saranno ancora più difficili da correggere. Inoltre è fondamentale, soprattutto per alcuni suoni, capire da subito come si pronunciano correttamente ma soprattutto come non si devono assolutamente pronunciare.
Sappiamo che ci possono essere vari accenti e influenze dialettali del parlare ma è anche vero che dobbiamo sapere fino a che punto questa diversità può andare ancora bene, essere accolta, accettata e tollerata e da che punto in poi diventa un qualcosa di sbagliato e completamente diverso che non ha più senso.
5. Usa i dizionari online per controllare la pronuncia
Io personalmente penso che i dizionari online siano utilissimi per controllare la pronuncia. Molti hanno anche la doppia opzione American English / British English fondamentale perlomeno per prendere coscienza del fatto che la differenza tra l’inglese parlato in una nazione ed un’altra c’è ed è importante.
Ci insegnano anche a non additare istintivamente e categoricamente come completamente giusto o completamente sbagliato un modo di pronunciare una parola ma di andare a constatare, controllare, confrontarci e solo dopo capire se effettivamente la pronuncia che abbiamo ascoltato o messo in pratica è completamente sbagliata oppure se è soltanto diversa da quella simile con cui ci siamo confrontati.
Ovviamente anche i dizionari online hanno i loro limiti. Tendono giustamente a dare una pronuncia standard, trasversale ottima se li usiamo quindi per apprendere meno se li usiamo come unico riferimento per la comprensione perché non mettono in rilevo le sfumature di accento tipiche di diverse aree.
6. Fai conversazione in lingua inglese
Fare conversazione non significa necessariamente parlare correttamente è vero. E’ vero anche che se non inizi a parlare non potrai sapere se lo fai correttamente o no. E soprattutto non potrai permettere a qualcun altro di correggerti e quindi la chiave è sempre la stessa per qualsiasi cosa si voglia fare nella vita, soprattutto per l’apprendimento di una lingua in generale e più di tutto per la pronuncia.
Pratica, pratica, pratica. Esercitarsi è fondamentale. Parlare è il non teorico per eccellenza. Bisogna necessariamente mettersi in gioco e farlo non è neanche così difficile: basta semplicemente un po’ di coraggio. Lanciarsi in una conversazione è divertente se ci lasciamo alle spalle la paura di essere giudicati e quella di sbagliare. Se è questo che ci frena possiamo cercare un compagno di studio, qualcuno con cui parlare in inglese senza farci troppi problemi perché sappiamo che sta studiando come noi e che affronta le stesse sfide, vive le stesse difficoltà.
Possiamo anche cercare dei contesti un po’ meno formali per farlo, serate a tema ce ne sono tante oppure decidere di andare in vacanza nei posti in cui si parla la lingua che studiamo. Lì verrà istintivo iniziare a parlare e ci scioglieremo in fretta. L’importante sarà continuare a farlo una volta tornati a casa. Parlare dovrebbe essere un’attività quotidiana da inserire nella propria routine e se non troviamo nessuno nessuno con cui farlo può essere anche utile registrarci. Si, hai capito bene. Semplicemente prendere un registratore e parlare.