Caratteristiche di una donna leader
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Da qualche tempo indaghiamo attraverso il blog quali sono le caratteristiche della donna leader: un approccio di leadership coerente con il terzo millennio e i suoi cambiamenti epocali.
Le donne sono quasi istintivamente portatrici delle qualità virtuose che caratterizzano una leadership 4.0, probabilmente per il ruolo di cura che da sempre svolgono in famiglia, nella coppia e anche al lavoro.
In questo e nel prossimo articolo approfondiremo alcune delle caratteristiche che delineano la donna leader e che si tramutano in strumenti fondamentali per lavorare bene in azienda e valorizzare chi si interfaccia con noi, sentendoci a nostra volta valorizzate.
Dal coinvolgimento al riconoscimento dei valori, delega, ascolto empatico e cura di sé e degli altri, all’abilità negoziale .
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1 Coinvolgimento
Una caratteristica prioritaria della donna leader , che responsabilmente lavora per il gruppo e con il gruppo. è la predisposizione al coinvolgimento del team.
Lei combatte per la causa, non per sé stessa. Eppure chi coinvolge per primo è proprio sé stessa, anima e corpo.
La donna leader sa che le persone ci aiutano a far carburare le nostre idee, che guadagnano una nuova dimensione quando coinvolgiamo gli altri. Punti di vista differenti, supporto reciproco alla focalizzazione, reciproco aiuto al superamento degli ostacoli colmano i reciproci gap e moltiplicano gli effetti positivi.
Ognuno di noi ha una predisposizione: c’è chi sa sognare bene, chi sa fare bene, chi sa implementare bene. E quando in un team vi è una variegata rappresentanza di questi profili, gli obiettivi vengono raggiunti nel minor tempo e con il miglior risultato.
In tutto ciò, la caratteristica di una donna leader è la capacità di valorizzare le persone del suo team. L’idea, il progetto, l’obiettivo appartengono al team. Niente gelosie o prevaricazioni: tutti sono parte integrante di un progetto ambizioso e il beneficio va a favore di tutti.
Per la donna leader la leadership non si esprime con il potere, con il comando, ma è il risultato alchemico di una interdipendenza reciproca.
Gestire attivamente i rapporti con le persone indipendentemente dalla posizione gerarchica ed estendere il proprio raggio di azione al di là del proprio team è un grande segno di intelligenza. Quante volte abbiamo sentito parlare di prese di posizione e conflitti tra team con ruoli diversi?
La donna leader ha una predisposizione quasi ancestrale per costruire ponti, rendere semplice la comunicazione, favorire il confronto.
La sua missione è migliorare la collaborazione e creare vero coinvolgimento di tutta l’organizzazione.
Una buona occasione per creare coinvolgimento, quello che è destinato a durare anche nei momenti critici, è la fase della progettazione. Lavorare su una nuova strategia o sull’implementazione di una innovazione non a porte chiuse ma coinvolgendo il team, presenta alcuni vantaggi:
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le persone si sentono ascoltate e quindi parte attiva;
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coloro che sono più vicini ai problemi, o che dovranno poi mettere a terra il progetto, aggiungono punti di vista di ordine pratico e favoriscono la ricerca immediata di alternative;
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è un lavoro di squadra, che rinforza e consolida il rapporto tra le persone;
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le persone coinvolte diventeranno promotrici spontanee della buona riuscita del progetto.
Il coinvolgimento passa anche attraverso le piccole celebrazioni: è facile vedere la donna leader arrivare in ufficio con una scatola di cioccolatini per festeggiare, che sia la conquista di un nuovo cliente, l’apprezzamento di un cliente soddisfatto, l’incasso oramai insperato di un credito, la risoluzione di un problema informativo.
2 Attaccamento ai valori
Altra caratteristica, l’attaccamento ai valori: le doti morali, i credo, i significati ideali che orientano le nostre azioni. Ognuno di noi ha costruito il proprio personale sistema valoriale quale conseguenza dell’educazione, delle esperienze.
È un bagaglio importante che accompagnerà per tutta la vita il nostro essere membri di comunità, partner di una relazione, prima figli e poi genitori, professionisti con un ruolo all’interno di una organizzazione.
I valori ci fanno da guida, come stella polare, alla presa di decisioni. Sono convinzioni che ci guidano nella scelta di ciò che riteniamo buono e di ciò che è sbagliato. Proprio per questo impattano notevolmente nella nostra vita e nel nostro benessere psicofisico.
Esistono due categorie di valori: quelli buoni, o positivi che ci avvicinano a qualcosa (ad esempio amore, amicizia, gioia…) e quelli negativi che ci allontanano come la rabbia, il rifiuto, la paura.
Per la donna leader, che mira al proprio miglioramento, i valori ai quali riferirsi sono quelli positivi, scoperti e scelti consapevolmente.
Nella sua ricerca personale, mirata al miglioramento di sé come persona con ruolo di responsabilità e di guida, ha analizzato il proprio bagaglio valoriale. Quindi, ha declinato per ciascuno dei valori scelti quei comportamenti che lo rendono reale, concreto.
Il valore che la donna leader ha scelto consapevolmente e che altrettanto consapevolmente mette in campo nell’ambiente di lavoro è lo spirito di servizio.
Lo spirito di servizio è caratteristica distintiva della servant leadership, cioè l’impegno della leader a mettere gli altri prima di sé stessa, a prendersi cura delle sue persone, ad affiancarle nei momenti di difficoltà, a sacrificare sé stessa per il bene del team.
Lo spirito di servizio è insomma quel baule delle meraviglie che contiene al suo interno tutti i valori che la donna leader ha scelto di applicare al proprio quotidiano. Quale conseguenza di una scelta ragionata e consapevole, per la donna leader i valori verso i quali tendere sono un modello di riferimento e si impegna non solo a perseguirli per prima ma aiuta le persone a sviluppare la consapevolezza dei proprio valori e ad armonizzarli con quelli dell’organizzazione.
Ed eccoci giunti ad un punto focale: esprimere attaccamento ai valori dell’organizzazione non vuol dire accettare i valori aziendali e farli propri.
La donna leader ha acquisito le competenze per comprendere i valori dell’organizzazione e per cogliere i punti di contatto, le affinità. Questo le dà la possibilità di aderire in modo autentico al sistema valoriale dell’organizzazione, rimanendo lei stessa autentica.
Quando il sistema valoriale dell’organizzazione è lontano da quello della donna leader, quando questa distanza genera sofferenza, la donna leader sceglie coraggiosamente di allontanarsi.
Infatti, così come i valori condivisi sono una forza aggregante potentissima che favorisce anche le performance economico-finanziarie dell’azienda, se non condivisi possono creare situazioni devastanti a livello relazionale, di risultato, e di benessere individuale.
3 Capacità di delega
Anche la capacità di delega è una caratteristica distintiva della donna leader.
Qualche anno fa partecipai ad un corso di formazione proprio sul tema della delega. Il docente propose a due volontari dell’aula di sottoporsi ad un esperimento. I due vennero separati da una paratia e ad uno di loro venne chiesto di impartire al collega gli ordini per preparare una moka di caffè.
Al povero cristo che riceveva le istruzioni non era stato dichiarato che lo scopo del collega era fargli preparare il caffè ed eseguendo pedissequamente azione dopo azione, così come gli veniva ordinato, non riuscì nell’intento.
In compenso, ne uscì una gag fantastica con una grande morale: per delegare bene non basta far eseguire ma bisogna aggiungere qualche altro ingrediente.
Il primo importante ingrediente che la donna leader deve fornire al delegato è l’obiettivo.
Se l’obiettivo non è stato definito precisamente, potrà accadere che le aspettative di colei che delega siano disattese e che la persona che è stata delegata provi frustrazione.
L’obiettivo va quindi definito in modo SMART (specifico, misurabile, ambizioso, raggiungibile, temporizzato), aggiungendo però alcuni ulteriori elementi che lo rendono ancora più efficace. Scopriamone tutte le caratteristiche.
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Espresso in positivo: risultato da raggiungere anziché problema da eliminare.
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Motivante: la persone che riceve la delega ci leggerà una opportunità di crescita e si sentirà meritevole di fiducia.
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Allineato ai valori: quando vi è allineamento tra l’obiettivo e i valori della persona delegata, la persona sa di agire in modo coerente e si impegna a fondo.
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Spezzettabile in tante tappe intermedie: importanti momenti di allineamento tra la donna leader e la persona delegata non solo per verificare lo stato di avanzamento ma anche – può capitare – se sono emersi nuovi elementi che richiedano una nuova taratura dell’obiettivo stabilito.
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Integrato in un progetto più ampio, in una organizzazione, un obiettivo è parte integrate di una strategia più ampia. Sta nella capacità di relazione della donna leader aiutare a individuare e valorizzare gli elementi di integrazione del proprio obiettivo con quelli di colleghi, altri comparti aziendali.
La delega è lo strumento chiave per aiutare le persone a crescere e professionalizzarsi: una capacità della donna leader, che non è gelosa del proprio lavoro ma che trova la massima soddisfazione nel vedere implementate le competenze e l’indipendenza delle persone del suo team. Aperta al cambiamento, stimola le persone a mettersi in gioco, proponendo suggerimenti o nuove soluzioni.
Sono tanti i metodi per delegare in modo efficace. Eccone alcuni:
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ti spiego bene il motivo, il perché quella determinata attività è importante per l’organizzazione;
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condivido con te l’obiettivo, avendo cura di specificare ciò che è fondamentale non dimenticare, non omettere;
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ti mostro come lo faccio io (il processo che seguo, i risultati che ottengo, le informazioni che ricavo, le regole che rispetto);
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ti affianco, così da supportarti in caso di necessità;
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infine, lo fai in autonomia e a lavoro svolto, lo controlliamo insieme.
Certo è impegnativo: ci vuole tempo. Ed è qui che troviamo un’altra capacità della donna leader: quella di comprendere che questo tempo impegnato a insegnare, a trasmettere le conoscenze, a responsabilizzare è tempo ben investito che darà presto ottimi frutti.
4 Capacità di ascolto ed empatia
Una caratteristica e grande qualità della donna leader è la sua capacità di ascolto e l’empatia: lei lo sa fare mettendo in campo un’altra grande qualità che è l’empatia.
In una organizzazione la capacità di ascolto aiuta, eccome! Indossare i panni dell’interlocutore, comprenderne le paure, le difficoltà, le ambizioni e i desideri, permette di cogliere il non detto e di captare le motivazioni che stanno alla base dei comportamenti.
Il kit ascolto attivo ed empatia – cioè la capacità di essere attenti, presenti e di arrivare a cogliere le emozioni, i sentimenti, gli stati d’animo – è uno strumento potente che permette alla donna leader di guidare i collaboratori alla scoperta di sé stessi. Ascoltare comporta innanzitutto non parlare: concentrare la propria attenzione sull’altro, incoraggiarlo ad esporsi e farlo usando il linguaggio del corpo, come guardare negli occhi o fare cenni con il capo. Ascoltare è trattenersi, non interrompere, focalizzarsi su ciò che l’altro sta dicendo anziché sulla nostra risposta.
La donna leader ama porre domande, vuole capire, approfondire, informarsi. Insomma, dimostrando un vero interesse nei confronti dell’altro, è una vera ascoltatrice.
Alla base di tutto, la sua sensibilità. La donna leader è benvoluta perché aperta alle proposte e alle novità. Non è legata a doppia mandata alle proprie convinzioni, ma al contrario apprezza la proposta di alternative ed è disponibile a valutarle.
In situazioni di conflitto, capacità di ascolto ed empatia permettono alla donna leader di esprimere pacatamente il proprio punto di vista , di non farsi travolgere emotivamente, di lavorare di assertività. Mantenere un tono di voce calmo, accogliere l’altrui punto di vista, spiegare le proprie ragioni, argomentare in modo diretto ma rispettoso sono comportamenti che accrescono la stima che le persone hanno per la donna leader.
Un atteggiamento empatico è trascorrere del tempo con gli altri, dedicando loro le proprie attenzioni. Come lo è relazionarsi, condividere, partecipare al loro stato d’animo anche calandosi nelle altrui emozioni, senza pregiudizio. Empatia è accogliere il punto di vista dell’altro e le sue emozioni anche quando non ci sentiamo d’accordo.
La capacità di ascolto della donna leader la rende aperta e bendisposta verso la critica, allorché rispettosa e a-giudicante. La donna leader sa essere umile. Sa che si può imparare da chiunque e non ha la presunzione di avere la verità in tasca.
L’empatia è una caratteristica fondamentale ed è tanto più preziosa per l’organizzazione quanto più il ruolo della donna leader è di responsabilità.
5 Aver cura di sé
Avere cura di sé è una cera e propria caratteristica must per la donna leader. Potrà infatti essere d’aiuto agli altri solo se conserva in sé il benessere, sia del corpo che nello spirito.
Ha dovuto faticare parecchio, e ogni tanto i reflusso da senso di colpa la attanaglia, soprattutto quando per ricavare del tempo per sé deve dire qualche no, al lavoro o nella vita privata.
Ma il suo impegno alla cura di sé passa anche attraverso la porta tagliafuoco dell’assertività: saper dire di no e non sentirsi in colpa, affermare sé stessa e mai offendere o prevaricare gli altri, accogliere la critica e non permettere che la propria autostima venga scalfita, vivere una situazione di difficoltà senza cadere nello stress.
La donna leader sa che avere cura di sé significa non mettersi sulle difensive, essere autonoma, sapersi emozionare, esplicitare la propria sensibilità e vulnerabilità.
Dare spazio alle proprie emozioni e non avere vergogna di mostrarle è un grande gesto di cura di sé.
La cura del proprio corpo in età giovane o adulta è l’investimento più intelligente che possiamo fare. Il tuo corpo è per la vita, recita la regola no. 43 di Richard Templar ne “Pensa con la tua testa”. Purtroppo però, finché non si presentano gli acciacchi, non sembriamo preoccuparcene.
La donna leader si ritaglia il tempo per dedicare le giuste attenzioni al proprio corpo: attività fisica, alimentazione sana, molta idratazione innanzitutto. Se poi c’è la possibilità di regalarsi qualche trattamento dedicato, il nostro corpo ringrazia.
La donna leader ama la socialità. Percepisce il valore della comunità in senso lato e rendersi utile la fa stare bene.
Ma è anche vero che la donna leader non ha paura di stare da sola. Anzi, scegliere di prendersi qualche giorno di solitudine per staccare da un contesto frenetico, ritrovare sé stessa, concedersi delle coccole è una strategia toccasana che adotta appena può e che le assicura il recupero delle sue energie.
6 Aver cura degli altri
La caratteristica dell’aver cura degli altri è davvero cara alla donna leader. La sua sensibilità le permette di riconoscere che la consapevolezza e l’attenzione che l’hanno guidata nella cura di sé, le permettono di aprirsi con cura verso gli altri.
Le persone dell’organizzazione beneficiano della sua presenza. Una presenza costante, benevola, coerente ed ugualitaria.
Una presenza che mette generosamente a disposizione le proprie competenze per aiutare le persone a crescere, migliorarsi e accrescere il valore della loro leadership.
La donna leader esprime il proprio atteggiamento di cura verso gli altri agendo con imparzialità. Pur adottando un approccio differente perché diverse sono le persone, si mantiene etica ed equa. Chiunque, nell’organizzazione, ha modo di beneficiare dell’atteggiamento di cura della donna leader: per lei è fondamentale mantenere relazioni positive e virtuose anche quando è il momento di prendere decisioni difficili o dolorose. Ecco che attraverso il dialogo, la pazienza, la diligenza, la responsabilità riuscirà a risolvere il problema, salvando la persona.
Prendersi cura significa accettare la sfida di vivere con l’altro. È essere persona tra le persone. La cura viene dal cuore di un animo generoso e si concretizza attraverso l’azione, la volontà di aspettare che i tempi maturino, la pazienza che l’altro avanzi nel proprio processo di consapevolezza. È mitigare il conflitto e lavorare per la pace.
Luigina Mortari, nel suo bellissimo libro “La pratica dell’aver cura”, scrive: “Ciò che motiva ad aver cura è promuovere il benessere dell’altro e la sua valorizzazione. Il conseguimento di questo obiettivo richiede che si sappia mettere da parte la propria cornice di riferimento, perché abbiamo cura quando prendiamo in considerazione il punto di vista dell’altro, i suoi bisogni oggettivi e ciò che si aspetta da noi.”
Dunque, come una donna leader si mette in gioco nel suo quotidiano aver cura?
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lascia spazio all’altro, ai suoi pensieri e ai suoi sentimenti;
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sa essere presente in modo discreto;
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attiva l’ascolto, con l’intento di cogliere ciò che l’altro vuole comunicare;
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mostra partecipazione, è aperta al dialogo;
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risponde adeguatamente, spostando l’attenzione dalla propria realtà a quella dell’altro;
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mette il giudizio da una parte e sospendendolo fa entrare in gioco la fiducia;
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empaticamente, comprende l’esperienza dell’altro senza però fondersi in essa;
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sa attendere, offrendo all’altro tempo e spazio per sperimentare la propria consapevolezza;
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sa contenere i propri desideri, che sono diversi da quelli dell’altro;
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promuove il pensiero dell’altro, senza anticipare soluzioni;
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mette in campo la propria competenza usandola come generoso strumento per la promozione dell’altro.
7 Dare l’esempio
Chi lavora con noi ci osserva: guarda cosa facciamo, come lo facciamo, come ci comportiamo. E poi ci emula. La donna leader sa che quando agisce con entusiasmo ed etica, ritroverà entusiasmo ed etica anche nei membri del suo team.
Anche la gestione attenta e responsabile delle risorse fisiche ed economiche a sua disposizione, il riconoscimento e la condivisione con il proprio team della propria vulnerabilità sono leve potentissime che rafforzano l’idea che le persone si fanno della donna leader e la fanno benvolere.
Può capitare di non aver trovato soluzione ad un problema. Non per questo la donna leader si abbatte, ma trasforma quel fallimento in occasione di condivisione.
Analizzare, studiare e valutare quanto accaduto insieme al proprio team in totale trasparenza è un ottima opportunità di crescita: si impara dall’errore, si recupera e si prosegue più forti e formati.
Comportamenti concreti che rafforzano la caratteristica del dare buon esempio?
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Rispetta gli impegni presi;
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non promettere se sai che potresti non mantenere e se prometti, mantieni;
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sii puntuale, sempre, con chiunque. E se non riesci ad esserlo, avvisa;
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dimostra apprezzamento per un lavoro ben fatto;
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riconosci il merito di una buona idea a chi l’ha avuta;
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ringrazia, sempre;
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il team siamo noi. Non esiste “voi” e “io”.
Quando la capacità di essere d’esempio è interiorizzata, diventa un comportamento, un atteggiamento spontaneo. Allora sì, addirittura inconsapevolmente, si esprime la propria leadership in maniera completa, totalizzante. E si diventa un esempio da seguire.
Una donna leader è fondamentalmente ottimista. Affronta le sfide con entusiasmo e non si abbatte facilmente di fronte alle difficoltà. La sua è una predisposizione d’animo a cercare la lezione da imparare in tutto ciò che le accade. Il suo è un ottimismo realistico, che non rifugge gli aspetti negativi delle questioni ma che cerca soluzioni valide mettendo in campo le proprie risorse. Il suo intento è andare avanti, muoversi verso l’obiettivo.
Raccoglie le sue forze, concentrata a con una forte tensione verso i risultati da raggiungere, assume comportamenti di grande esempio per il suo team:
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lavora per il proprio miglioramento, definendo i parametri sui quali misurarsi;
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lavora per il miglioramento dei processi e dei metodi di lavoro, ottimizzando tempi e risorse;
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pone a sé stessa e al suo team degli obiettivi sfidanti;
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Si mette in gioco, accettando il rischio e le responsabilità che ne derivano;
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abbraccia il cambiamento con mente e cuore aperti, con fiducia.
Un problema che spesso le organizzazioni affrontano è la resistenza al cambiamento da parte delle persone. La donna leader non ha paura del cambiamento: lo abbraccia, si entusiasma, ne comprende le potenzialità e non ha paura di mettersi in gioco.
La donna leader è vero esempio: ti accorgi di lei per ciò che fa, non per come si mostra.
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8 La fiducia
La fiducia ha molte facce: darla ed ottenerla, nutrirla per sé stesse e confidare in quella degli altri.
La donna leader ha imparato a nutrire la fiducia in sé stessa grazie ad un lungo percorso di auto-consapevolezza che ha comportato impegno e determinazione nell’affrontare le esperienze di vita, anche organizzativa.
La fiducia in sé della donna leader è legata alla speranza di poter fare del bene e di migliorare ciò che la circonda con il proprio contributo. Una caratteristica che favorisce l’accrescimento della sicurezza rispetto alle proprie competenze e capacità.
Una donna leader ha confidenza nelle proprie capacità, un buon auto-controllo rispetto alle opinioni degli altri, sa mettersi in gioco con compiti nuovi e sempre più impegnativi. Sa anche lavorare da sola producendo risultati e grazie a queste buone pratiche innesca un circolo virtuoso per cui la fiducia in sé stessa è rafforzata e consolidata dall’autostima.
Un’altra caratteristica che genera fiducia è la conoscenza. Diventare tecnicamente e professionalmente bravi nel proprio ambito è un ottimo mezzo per di guadagnarsi la fiducia altrui.
La donna leader si fa il mazzo: studia, chiede, si informa, si applica, sperimenta. Impara.
E poi di nuovo e di nuovo: la sua sete per la conoscenza non ha fine e probabilmente proprio grazie a questo, quando le viene posta una questione si illumina, immagina, riflette, e poi stupisce. Caspita, ne sa proprio davvero tanto del suo ambito! Come non avere fiducia in lei?
Non è possibile ottenere fiducia se non la si dà e la prima cosa su cui lavorare per ottenerla è comportarsi in modo etico, integro.
La donna leader ha scelto di esserlo e questa sua scelta stimola l’assunzione di una responsabilità: quella di dimostrarsi fiduciosa anche quando potrebbe avere buone ragioni per non esserlo. Accetta il rischio di lasciare provare e riprovare e aiuta a correggere, organizzando, appassionando e motivando.
Per la donna leader avere fiducia negli altri significa avere pazienza. Lei sa aspettare anche quando le cose si fanno complesse. Lei confida nella capacità di cambiare di chi desidera farlo. La donna leader ha fiducia nel cambiamento. Non lo teme ma lo abbraccia, si entusiasma, ne comprende le potenzialità e si mette totalmente in gioco. Apprezza il contributo creativo, lascia spazio alle nuove idee e spinge le persone a innovare e migliorarsi.
9 Il senso di responsabilità
La donna leader nutre un forte senso di responsabilità rispetto al perseguimento dello scopo dell’organizzazione. Se la assume perché crede nella possibilità di uno sviluppo positivo e favorevole per l’organizzazione. Lo fa in nome del suo spirito di servizio, altra caratteristica strettamente correlata alla responsabilità.
Sa mettersi in prima linea con disciplina, coinvolgendo il proprio team nella definizione degli obiettivi da raggiungere, nel controllo dello stato di avanzamento e nell’adozione delle scelte correttive, quando necessarie. La donna leader non si nasconde, ma si impegna a rispondere. Anche per l’operato del suo team.
Responsabilità è il coraggio di prendere decisioni, anche difficili. È la capacità di soppesare i pro e i contro di una decisione, avere consapevolezza delle conseguenze e non perderle di vista. È argomentare e far comprendere il perché di una scelta obbligata, specialmente quando è dolorosa e le persone potrebbero non accettarla.
La responsabilità – intesa come abilità di dare risposte – è sapere che i nostri pensieri, le azioni, gli atteggiamenti, i comportamenti producono risultati. Comunque. E capita che potrebbero non essere allineati alle nostre aspettative.
Agire responsabilmente richiede equilibrio e concretezza: qualità che permettono di comprendere con chiarezza cosa fare e cosa evitare. Assumersi una responsabilità significa mettersi in discussione e scegliere ciò che porta risultati positivi senza generare danni a sé o agli altri. E come dice Jim Rohn, assumersi la responsabilità è cambiare noi stessi, accettando le circostanze o le situazioni che non possiamo cambiare.
Una caratteristica davvero unica di una donna leader è saper custodire e praticare un atteggiamento positivo e proattivo. Ciò la aiuta a scorgere nuove opportunità tra le pieghe del quotidiano. E così, dopo aver soppesato con cura rischi e opportunità, sarà pronta a buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Ecco come passa dalle parole ai fatti:
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raccoglie informazioni, facendo attenzione a tralasciare quelle irrilevanti o distorte;
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aggrega le informazioni selezionate e progetta alcune soluzioni;
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seleziona tra le varie soluzioni quella a maggiore impatto e minor rischio;
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attiva la soluzione;
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monitora gli esiti nel tempo e se non sono quelli attesi, riparte dal primo punto.
Assumersi la responsabilità è fare accadere le cose, accettando di mettersi in gioco, agendo in prima persona. Il senso di responsabilità della donna leader la spinge a concentrarsi per creare valore. Lei sa che è anche grazie a quel valore che il mondo potrà cambiare.
10 Abilità Negoziale
La donna leader dotata di abilità negoziale è persona esigente che non scende al compromesso facile, soprattutto quando questo cozza con i valori propri e dell’organizzazione.
Ha però una grande dote, la disponibilità all’ascolto attivo, che la aiuta a comprendere la posizione dell’altro, ad accoglierne le argomentazioni e a proporre alternative per raggiungere un punto di incontro che salvaguardi le parti.
Nell’abilità negoziale, grande ruolo ha l’umiltà: saper ascoltare i bisogni dell’altro, sopendo il proprio ego, favorisce una negoziazione sana e vincente.
Conoscere approfonditamente la propria organizzazione è fondamentale per condurre efficacemente una buona negoziazione. Significa sapere, nel confronto con qualsiasi stakeholder, fino a che punto si può arrivare a concedere e fino a che punto si può arrivare a chiedere.
Grazie ai valori che costituiscono la sua essenza umana, la donna leader usa in modo etico ed efficace qualità come senso di giustizia, determinazione, umanità, ascolto, umiltà.
Incontrare una donna leader ad un tavolo negoziale, significa fare la conoscenza delle sue abilità. Le sue negoziazioni mirano al raggiungimento di un accordo win-win (dove ognuna delle parti ha concesso ed ottenuto qualcosa), con l’intento di salvaguardare ogni relazione e di coltivarla nel tempo.
Ecco alcune semplici strategie che la donna leader adotta, favorendo relazioni di grande valore e preparando il terreno al negoziato:
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sorride, dimostrando apertura;
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le parole per favore e grazie sono naturalmente inserite nel suo vocabolario;
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ascolta con attenzione;
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mantiene le promesse;
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è affidabile, umile, puntuale;
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guarda le persone negli occhi e le chiama per nome.
L’idea positiva del futuro mette la donna leader nelle condizioni di potercela fare. Nonostante gli inciampi quotidiani, le sorprese poco gradite, le difficoltà che spesso fanno capolino nella sua vita, la donna leader persevera.
Ma è anche dotata di quella buona dose di buonsenso che le fa capire quando si trova suo malgrado coinvolta in situazioni tossiche per cui non vale la pena incaponirsi.
E cambia strada, a testa alta.