Come diventare una Società Benefit?
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É arrivato il momento di raccontare come diventare una Società Benefit, visto che, da 4 anni, sono immersa in una realtà concreta che mi ha insegnato il significato. Devo essere onesta nel dire che ho imparato cosa fosse una Benefit, solo stando qui e vivendo a diretto contatto con il team di LeROSA e di SEOSpirito.
Ora so di poter dire la mia, spiegandoti i 7 step necessari su come la tua azienda possa diventare una Società Benefit d’eccellenza, come ha fatto Seospirito, concretizzando il suo intento, tramite, anche, il progetto LeROSA.
Una società Benefit nasce, o diventa tale, facendo comunque impresa ma, non pensando solo alle sue tasche bensì impegnandosi a realizzare progetti o seguire iniziative che portino benefici e valore aggiunto alle persone, alle aziende, alla comunità o all’ambiente circostante.
Prima di approfondire le fasi indispensabili per la realizzazione di una Società Benefit, o su come diventare tale, ecco che è bene ricordare alcuni riferimenti utili per inquadrare questo tipo di scelta.
Per istituire una Società benefit, si fa riferimento alla normativa n. 208 del 28 dicembre del 2015 (comma 376-383, allegato 4 e 5). Con questa legge si indicano quali aziende possono trasformarsi in società benefit e se ne definiscono le tipologie di attività che si possono svolgere, per dispensare beneficio agli altri. Si possono istituire, come società benefit, tutte le aziende, ad esclusione delle Società a Responsabilità Limitata Semplificata, le Cooperative e le Imprese Sociali.
Per produrre benefit, una società deve generare benefici sociali, ambientali, economici, oltre al suo personale profitto. Se vogliamo trasformare la nostra impresa in una società benefit, ci sono alcune cose che è necessario tener presente:
- definire gli obiettivi e i valori dell’impresa, domandandosi quali sono i benefici sociali o ambientali che si vorrebbero generare e le modalità con le quali prendere le decisioni nella società benefit stessa;
- modificare lo statuto dell’impresa, se è già istituita da tempo, includendo una clausola che specifica lo scopo di cambiare e diventare società benefit;
- comunicare il proprio impegno a generare benefici sociali o ambientali ai propri stakeholder, dipendenti, clienti e alla comunità locale;
- misurare e valutare i progressi nel generare benefici con la società. Ciò aiuterà a capire cosa funziona e cosa no, e a effettuare eventuali aggiustamenti alla strategia.
Le società benefit sono soggette a una maggiore trasparenza, quindi è importante essere limpidi su come la propria impresa sta generando benefici. Ciò, include la pubblicazione di report annuali o l’adozione di pratiche di rendicontazione.
Punto per punto, spiegherò come diventare una società benefit che genera valore professionale, economico, sociale e personale. In che modo può farlo? Realizzando progetti e ottenendo successi, stimolando l’interazione, la collaborazione e la soddisfazione di ottenere risultati, anche per gli altri.
Definire le finalità di beneficio comune
Definire le finalità di beneficio comune, è il passo fondamentale per un’impresa già avviata che vuole diventare società benefit, o per una nuova attività che vuole creare benessere per gli altri e sé stessa. Gli obiettivi che la Benefit deve definire, possono variare ampiamente a seconda dell’impresa e dei suoi valori. Ma sono destinati principalmente all’aumento di beneficio rivolto alle persone, al pianeta o al profitto.
Di seguito, alcuni esempi di finalità di beneficio comune che potrebbero essere presi in considerazione da chi vuole istituire una società benefit:
- promuovere la sostenibilità ambientale, per esempio riducendo le emissioni di gas serra, o adottando pratiche di gestione sostenibile di risorse naturali;
- migliorare la qualità della vita della comunità locale, tramite progetti che incrementano la forza lavoro e il sostegno a livello comunitario;
- sostenere l’imprenditorialità sociale, per diminuire il gender gap, lavorando, per esempio, sulla parità retributiva;
- favorire l’ inclusione e l’uguaglianza di genere, tramite la promozione della diversità culturale;
- salvaguardare la salute e il benessere dei dipendenti, per mezzo di programmi o progetti mirati a questo;
- sostenere l’ educazione e la formazione in vari ambiti, sia lavorativi che sociali;
- contribuire allo sviluppo economico, investendo su attività per generare posti di lavoro.
Le finalità del beneficio comune devono essere specificate nello Statuto della società benefit e rientrare nella gestione d’impresa. È importante che lo scopo benefit imprenditoriale sia coerente con i valori dell’azienda e che venga utilizzato come guida per prendere decisioni aziendali, pianificando i progetti, in modo che siano raggiungibili e misurabili, oltreché chiari e trasparenti.
Un esempio di come definire il beneficio comune di una società benefit, lo prendiamo direttamente da SeoSpirito, che produce giovamento sociale, tramite il progetto LeROSA.
In questo caso, ci si rivolge alle donne, stimolando e creando occasioni, progetti e percorsi per il loro benessere personale, professionale ed economico. Inoltre, il lavoro che si svolge per mezzo di questo benefit, è rendere consapevoli le persone, donne e uomini, delle difficoltà di genere, per poterle combattere insieme e migliorare lo stile di vita di singoli, coppie e famiglie.
Creare una nuova società benefit
Per creare una nuova società benefit, lo si può fare da zero o cambiando lo statuto della tua attività aziendale (se rientra nelle tipologie alle quali è concesso trasformarsi in società benefit).
Se si ha lo scopo di produrre benefit per mezzo dei propri strumenti aziendali, si da vita a questa nuova realtà imprenditoriale, scegliendo la forma giuridica adeguata (ad esempio, una Società a Responsabilità Limitata o una Società per Azioni) e scrivendo lo statuto dell’impresa, quel documento che definisce gli scopi, i poteri e le responsabilità della società benefit.
Infatti, per creare una nuova società benefit, è necessario indicare la clausola che specifica lo scopo che si intende perseguire per generare benefici sociali o ambientali.
Il notaio è quella figura che aiuterà a istituire la società benefit, e registrerà la nuova impresa presso il Registro delle Imprese, nel paese dove l’azienda ha sede.
Oltre agli aspetti burocratici, è necessario divulgare nel modo corretto l’intenzione della nuova società benefit creata. Pertanto, si deve comunicare alla propria rete aziendale e alla comunità, la scelta di essere o di diventare un’azienda che, facendo impresa, vuole essere utile per gli altri.
Nominare i responsabili della società benefit
Per costruire un’azienda solida e diventare una società benefit a tutti gli effetti, ecco che nominarne i responsabili, è il passo successivo.
I responsabili della società benefit sono le persone che hanno l’obbligo e il dovere di dirigere e gestire l’impresa perseguendo gli obiettivi di benefit stabilità. Nelle società benefit, queste responsabilità sono spesso chiamate amministratori o consiglieri di amministrazione.
Le modalità per nominare i responsabili della società benefit, stabilite dalla forma giuridica scelta per l’impresa. Per esempio, nelle società a responsabilità limitata (SRL), le responsabilità sono generalmente i soci e vengono nominati nel contratto di costituzione dell’impresa. Nelle società per azioni (SpA), invece, i responsabili sono generalmente i membri del consiglio di amministrazione, che vengono nominati dall’assemblea dei soci.
Indipendentemente dalla forma giuridica della società benefit, è importante che i responsabili siano persone competenti, affidabili e in linea con i valori e gli obiettivi dell’azienda. Inoltre, è importante che ci siano competenze diverse tra i responsabili, in modo da rappresentare tutte le prospettive e le realtà all’interno dell’impresa.
Se vuoi nominare nuove responsabilità per la tua società benefit, dovrai seguire le procedure previste dallo statuto d’impresa e dalla legge. In alcuni casi, potrebbe essere necessario convocare un’assemblea dei soci, o dei dipendenti, per discutere e votare sui nuovi nominativi.
Una volta che i responsabili sono stati scelti, è necessario che vengano registrati anch’essi presso il Registro delle Imprese.
Definire gli obiettivi del primo esercizio
Gli obiettivi del primo esercizio sono quelli che la società benefit si propone di raggiungere durante il suo primo anno di attività.
Assodato il fatto che gli obiettivi definiti inizialmente sono quelli da colpire per fare effettivamente benefit, ci sono comunque da considerare diversi fattori. Le metriche di valutazione chiamate molto dalla dimensione dell’impresa, il settore in cui opera, i suoi punti di forza ei limiti, le opportunità e le sfide del mercato. Tutti questi aspetti, sono dei parametri da tener conto per poter definire gli obiettivi del primo esercizio.
Esempi di obiettivi da considerare per il primo esercizio della società benefit:
- incrementare il fatturato rispetto all’anno precedente (nel caso di aziende che cambiano lo statuto);
- lancia un nuovo prodotto o servizio;
- ridurre le emissioni di gas serra rispetto all’anno precedente;
- aumentare il numero di dipendenti di un determinato numero di unità;
- cercare o diventare partner per un’organizzazione di beneficenza, per sostenere un progetto di sviluppo comunitario;
- ampliare la percentuale di fornitori locali o di piccole e medie imprese;
- aumentare il tasso di soddisfazione dei clienti rispetto all’anno precedente.
Gli obiettivi del primo esercizio dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e tempestivi, secondo l’acronimo S.M.A.R.T. (specific, measurable, accepted, realistic, tempestive).
Inoltre, devono essere sì, sfidanti, ma altrettanto realistici, in modo da spingere l’impresa a fare del suo meglio ma senza fare il passo più lungo della gamba. Definire gli obiettivi del primo esercizio aiuta a focalizzare gli sforzi dell’impresa beneficiando ea misurare i progressi durante il primo anno di attività.
Scegliere lo standard di valutazione esterno
Lo standard di valutazione esterno è uno strumento che viene utilizzato per valutare e confrontare le prestazioni sociali e ambientali delle imprese. Ci sono diversi standard di valutazione esterni disponibili, ognuno dei quali si concentra su specifici aspetti delle prestazioni sociali e ambientali, come ad esempio:
- la sostenibilità ambientale;
- la responsabilità sociale;
- la trasparenza;
- il benessere dei dipendenti.
Sicuramente un’azienda non può fare a meno della norma ISO 26000, lo standard internazionale che indica i criteri e gli elementi che consentono di valutare la Responsabilità Sociale delle Imprese, benefit o meno.
Scegliere lo standard di valutazione esterno giusto, dipende anche dalle finalità e dai valori della società benefit istituita.
Ad esempio, se la tua impresa è particolarmente impegnata in questioni ambientali, potresti scegliere anche uno standard di valutazione che si concentri sulla sostenibilità ambientale, come ad esempio il Global Reporting Initiative (GRI) o il Carbon Disclosure Project (CDP).
Se invece la tua impresa è particolarmente impegnata in questioni di responsabilità sociale, potresti scegliere uno standard di valutazione come il Global Compact o il SA8000.
Oltre a scegliere lo standard di valutazione esterno giusto per una società benefit, sarà importante anche considerare il livello di riconoscimento e di adozione dello standard nel tuo settore. Se molte aziende utilizzano uno specifico standard di valutazione, potrebbe essere altrettanto vantaggioso per te adottarlo, per poter essere comparata con loro.
Utilizzare uno standard di valutazione esterno adeguato alla propria società benefit, aiutare a misurare e valutare le prestazioni sociali e ambientali dell’impresa in modo obiettivo e trasparente. Potendo, così, migliorare le attività d’impresa e dimostrare l’impegno a generare benefici economici, sociali o ambientali.
Redigere la relazione annuale
La relazione annuale è un documento in cui un’impresa, che ha deciso di fare benefit, riassume le sue attività e le sue azioni per il beneficio comune, durante l’anno precedente.
Nelle società benefit, la relazione annuale dovrebbe includere informazioni su come l’impresa ha generato benefici sociali o ambientali durante l’anno.
Per redigere la relazione annuale, dovrai raccogliere e organizzare i dati sulla performance della tua impresa, utilizzando lo standard di valutazione esterno scelto, di cui abbiamo parlato in precedenza. In questo modo, tramite le linee guida di valutazione, è possibile raccogliere e presentare i dati in modo organizzato e coerente.
Inoltre, è necessario preparare una sezione sulla governance e sulla responsabilità sociale dell’impresa, in cui si spiega per filo e per segno come l’impresa ha gestito i suoi obiettivi durante l’anno, facendone beneficiare con la sua attività aziendale.
Una volta che hai raccolto e organizzato i dati, dovrai redigere la relazione annuale in un formato, anche strutturato, ma che sia facile da comprendere e da leggere per il tuo pubblico di riferimento.
Nella relazione annuale da redigere, ecco cosa è necessario indicare con chiarezza:
- Impegno a rendere conto della propria azione e dei risultati ottenuti;
- trasparenza;
- comportamento etico;
- attenzione agli interessi degli stakeholder;
- rispetto del principio di legalità;
- osservanza delle norme internazionali;
- rispetto dei diritti umani.
È possibile includere sezioni dedicate, grafici e tabelle per rendere più facile la comprensione dei dati. La relazione annuale dovrebbe essere resa disponibile al pubblico, ad esempio tramite il sito web dell’azienda: scopri come raccontare la relazione d’impatto della società benefit, prendendo esempio da SeoSpirito Società Benefit.
Pubblicare la relazione sul sito aziendale
Per pubblicare la relazione annuale sul sito aziendale, è consigliato creare una sezione del sito dedicata a questo documento importante. Carica il file della relazione annuale sul tuo sito, in un formato scaricabile, come ad esempio un PDF. Può essere una scelta vantaggiosa, per dare modo alle persone interessate, a stamparsi con facilità il file e leggerlo con calma.
Anche creare un link che porti alla relazione annuale, dalla homepage del sito, in modo che i visitatori possano trovarla facilmente, è un metodo efficace per veicolare il più possibile il lavoro benefit svolto dall’azienda. Puoi anche includere un link nella sezione “Chi siamo” o in altre aree del sito, dove si parla della società benefit e dei suoi obiettivi.
Promuovi la relazione annuale sui tuoi canali di comunicazione, come social media o newsletter. In questo modo, potrai avvisare clienti, utenti e persone interessate, che la relazione annuale è disponibile, e incoraggiarli a leggerla.
Pubblicare la relazione annuale sul tuo sito aziendale è un modo trasparente e accessibile per condividere le informazioni sulla performance della tua impresa benefit. Ciò può aiutare a costruire la fiducia e la reputazione della tua impresa, ea dimostrare il tuo impegno a generare benefici sociali, economici o ambientali.
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