Federica Mori, founder Libri di Marketing

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Federica Mori, founder di Libri di Marketing, rappresenta un esempio illuminante di come passione, resilienza e una chiara visione possano trasformare un’idea in un progetto di successo.

Una figura imprenditoriale, la sua, che sa fare la differenza in un panorama digitale in continua evoluzione, dove innovazione e creatività si intrecciano con competenza e determinazione.

Con una formazione accademica, Federica ha vissuto in prima persona la rivoluzione digitale e l’avvento dei social media nel mondo aziendale, come lei stessa si racconta: “Mi sono laureata nel 2006 in Relazioni Pubbliche e Pubblicità e ho passato i miei primi 8 anni nel mondo del lavoro in agenzia, vivendo sulla mia pelle l’arrivo dei social e la loro ripercussione sul mondo aziendale. Dal 2015 sono Freelance e mi occupo di strategia digital e social”.

La storia professionale di Federica Mori, quindi, inizia nelle agenzie dove ha investito il suo tempo acquisendo competenze preziose, per poi intraprendere il percorso da freelance e specializzandosi in strategia digital e social.

Federica, nella sua intervista, prosegue così il suo racconto: “nel 2020 ho aperto Libridimarketing.blog. L’idea era di creare un luogo dove raccogliere le recensioni dei libri che leggevo in quel periodo. Nel brevissimo mi sono però accorta di aver creato una cosa che non c’era. Un luogo dedicato solo ai lettori di questo genere di libri, dove poter trovare recensioni sempre aggiornate e degli ultimi libri”.

Da sottolineare ciò che rende particolarmente interessante il percorso di Federica è stata la sua capacità di aver identificato un’esigenza del mercato e averla trasformata in opportunità da qualcosa inizialmente nata come una passione personale.

Ciò che ha reso possibile questa operazione è stata, prima di tutto, una visione chiara e la lungimiranza di evolvere un semplice blog personale, Libri di Marketing, in un punto di riferimento del settore, colmando una lacuna nel panorama editoriale italiano dedicato alla letteratura di marketing

Federica Mori, infatti, spiega poi come “Da lì, in poco tempo sono nate le prime collaborazioni con le case editrici e la redazione è pian piano cresciuta fino a toccare i 20 redattori di oggi. Oggi sul blog ci sono più di 750 recensioni e collaboriamo con case editrici, autori indipendenti e i principali eventi di settore.”

Il progetto, quindi, nato quasi per caso, si è rapidamente trasformato in una realtà consolidata che oggi vanta collaborazioni prestigiose con case editrici, autori indipendenti e i principali eventi di settore. Un lavoro intenso, di coordinazione, di organizzazione che non si improvvisa ma cresce e si perfeziona di giorno in giorno.

Come vivi il tuo ruolo di imprenditrice?

“Penso come tutti: alti e bassi. Giorni in cui senti di poter spaccare il mondo si alternano a giorni in cui ti chiedi chi te l’ha fatto fare. Grandi soddisfazioni alternate a tanti problemi giornalieri da risolvere, piccoli e grandi.”

Il percorso imprenditoriale è spesso dipinto con tonalità entusiastiche, ma la realtà quotidiana di chi fa impresa presenta sfumature molto diverse e più complesse. Federica Mori in questa intervista ci offre uno sguardo autentico sulla sua esperienza, lontano dai filtri e dalle idealizzazioni che spesso accompagnano questo tipo di narrazione.

Una descrizione sincera che coglie perfettamente l’essenza dell’esperienza imprenditoriale femminile: un mix di entusiasmo e dubbi, di conquiste e sfide quotidiane. La capacità di navigare tra questi opposti rappresenta una delle qualità fondamentali per chi decide di mettersi in proprio, soprattutto in un contesto altamente competitivo come quello del digital marketing.

Federica Mori Libri di Marketing
Federica Mori Libri di Marketing

L’imprenditoria non è solo visione e strategia, ma è anche il saper gestire persone, affrontare ostacoli concreti, adattamento continuo e intelligenza emotiva. La testimonianza di Federica ci ricorda che dietro ogni progetto di successo c’è un percorso fatto di costanza e determinazione, di sviluppo di competenze necessarie dove la passione non è più sufficiente ma deve necessariamente accompagnarsi alla capacità di affrontare le difficoltà con pragmatismo.

Per molte donne che considerano il percorso imprenditoriale, comprendere questa duplicità è fondamentale: dietro i risultati visibili si nascondono momenti di incertezza che fanno parte integrante del cammino verso il successo.
La gestione dell’ambivalenza emotiva diventa quindi una competenza cruciale per chi intraprende questa strada.

Quali sono gli scogli che hai dovuto superare?

Nel percorso professionale di ogni donna imprenditrice emergono ostacoli specifici, spesso legati a stereotipi e pregiudizi di genere profondamente radicati nel tessuto sociale e imprenditoriale. Federica condivide con trasparenza la sua esperienza personale, mettendo in luce una problematica purtroppo ancora molto comune a tante professioniste.

L’andare oltre l’immagine della ragazza che parla di. Un problema che abbiamo avuto tutte. Nel mio caso sono passata dall’essere la ragazza dei social a la ragazza dei libri di marketing.

L’essere donne e giovani è un binomio che porta a essere sottovalutate in tantissimi ambienti, ancora prima di aprire bocca. Per fortuna il mio carattere spigliato, un po’ di sano menefreghismo e le doti in PR mi hanno aiutato a farmi valere in tante occasioni.

Questa testimonianza di Federica Mori founder Libri di Marketing, evidenzia uno dei principali scogli che noi donne dobbiamo affrontare nel mondo professionale: la svalutazione delle competenze basata sul genere e spesso anche sull’età. La tendenza a etichettare le professioniste come ‘la ragazza che si occupa di…’ rappresenta un sottile meccanismo di delegittimazione che riduce l’autorevolezza e minimizza il valore delle competenze acquisite.

Particolarmente significativo, poi, è il riferimento al binomio ‘donne e giovani‘, che spesso porta a essere sottovalutate ancora prima di poter dimostrare il nostro valore. Questa dinamica, purtroppo ancora diffusa in molti ambienti lavorativi, richiede alle donne uno sforzo supplementare per affermarsi e ottenere il riconoscimento professionale meritato.

La strategia adottata da Federica per superare questi ostacoli combina elementi caratteriali personali – come lo spirito intraprendente e una certa indifferenza alle critiche – con competenze professionali specifiche nel campo delle relazioni pubbliche. Questo mix rappresenta spesso la chiave per affermarsi in contesti ancora permeati da pregiudizi di genere e resistenti al cambiamento.

La sua esperienza ci ricorda che, nonostante i progressi nella parità di genere, le donne ancora continuano a dover dimostrare ripetutamente il proprio valore professionale, superando barriere invisibili ma molto concrete. Al tempo stesso, Federica Mori testimonia come determinazione, competenza e autenticità possano diventare potenti alleati per abbattere questi stereotipi.

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Donne e imprenditoria: quali sono le difficoltà?

“A volte è difficile far capire alle persone che non sono l’ultima arrivata, che sono in questo ambiente da ormai quasi 18 anni e che di cambiamenti degli algoritmi ne ho visti… ma penso che la difficoltà sia sempre in chi ti ascolta. Per questo da un paio di anni ho deciso di non parlare con i “sordi” .

Infatti, non a caso, si dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Nell’esplorare le sfide specifiche che le donne affrontano nel percorso imprenditoriale, emergono dinamiche complesse che vanno oltre le questioni di competenza e toccano aspetti profondi delle relazioni professionali.

Federica Mori founder Libri di Marketing ci offre uno spaccato illuminante su questi meccanismi, descrivendo situazioni in cui l’autorevolezza femminile viene sistematicamente messa in discussione. Federica, prosegue:

“Quando mi trovo davanti persone, uomini soprattutto, che per partito preso non ti ascoltano o mostrano chiusura totale sminuendo qualsiasi cosa dici allora mi arrendo e vado oltre. Troppe energie sprecate. E purtroppo capita anche con qualche donna, lo ammetto.
Lì, più che chiusura, forse scatta la competizione in un continuo io ho fatto questo, io ho fatto quello. La solidarietà tra donne è ancora un miraggio.”

Questa sua testimonianza, tanto cristallina quanto cruda, mette in luce una delle difficoltà più insidiose: il misconoscimento dell’esperienza professionale femminile. Nonostante anni di lavoro nel settore e competenze consolidate, le donne si trovano spesso a dover giustificare ripetutamente la propria credibilità, un fenomeno raramente sperimentato dai colleghi uomini.

Significativa la tattica che Federica Mori ha sviluppato per preservare le sue energie: la decisione consapevole di non confrontarsi con interlocutori che mostrano una chiusura pregiudiziale è dimostrazione di volersi bene.
Questo approccio rappresenta un’importante lezione di ‘autopreservazione’ professionale, fondamentale per mantenere motivazione ed efficacia nel lungo periodo.

Un altro aspetto complesso che emerge dal suo racconto riguarda le dinamiche tra donne. Contrariamente alla narrativa idealizzata della solidarietà femminile, la realtà rivela spesso meccanismi molto competitivi che possono essere altrettanto limitanti.

La competizione manifestata attraverso il confronto continuo di risultati e traguardi (“io ho fatto questo, io ho fatto quello“) rappresenta un ostacolo al supporto reciproco e alla creazione di reti collaborative efficaci e sincere. Questa riflessione apre interrogativi importanti sulla cultura professionale contemporanea e sulle dinamiche di potere che ancora permeano il mondo del lavoro.

Superare queste barriere richiede non solo consapevolezza e la forza di un cambiamento individuale, ma un ripensamento collettivo delle modalità di riconoscimento e valorizzazione delle competenze professionali femminili.

3 Consigli per vivere bene come imprenditrice?

Dopo aver esplorato ostacoli e difficoltà, ho invitato Federica a condividere con noi preziosi suggerimenti per tutte le donne che vogliono intraprendere il percorso imprenditoriale, o sono in procinto di farlo, offrendo una visione costruttiva e orientata alle soluzioni.

Crearsi una RETE. Persone con cui parlare, di lavoro o meno, con cui sfogarti. Imprenditrici e imprenditori che capiscono i tuoi alti e bassi. Qualcuno che ti sostenga e che tu puoi sostenere a tua volta.

E poi, allargare la rete, continuamente. Fare networking e renderti utile a tua volta come mentor per chi sta iniziando la sua carriera è una cosa che ho visto mi sprona ogni anno a fare meglio e mi fa sentire utile.”

Il primo e più importante consiglio, quindi, è la creazione di una rete di supporto professionale e personale. Consiglio, questo, che abbiamo già incontrato nell’intervista a Stefania Mancini.

Questa rete, infatti, deve rappresentare non solo un’opportunità di crescita professionale, ma essere anche un fondamentale spazio di condivisione emotiva, dove è possibile esprimere liberamente difficoltà e insicurezze tipiche del percorso imprenditoriale senza il timore di essere giudicate.

L’importanza di questa tipologia di rete risiede nella capacità di offrire comprensione autentica dove altri imprenditori e imprenditrici possono davvero comprendere gli “alti e bassi” che caratterizzano questo cammino; dove poter offrire un supporto basato sull’esperienza condivisa. Questa dimensione di reciprocità del supporto è fondamentale: non si tratta solo di ricevere sostegno, ma anche di offrirlo a propria volta creando un circolo virtuoso di crescita collettiva.

Il secondo consiglio riguarda poi l’espansione continua della propria rete. Saper fare networking non è un’attività occasionale, non ci si improvvisa: è un processo costante di costruzione di relazioni significative che possono evolvere nel tempo e aprire nuove opportunità professionali.

Ampliare la propria rete significa anche diversificarla, includendo persone con background, esperienze e prospettive differenti che possono arricchire la propria visione imprenditoriale. Non bisogna mai temere relazionarsi con chi ne sa di più, perché se il know-how è donato con sincerità è un bene preziosissimo di cui farne tesoro.

Infine, terzo prezioso suggerimento, è quello di diventare mentore per le nuove generazioni. Questo passaggio rappresenta un’evoluzione naturale del percorso imprenditoriale maturo, dove l’esperienza accumulata diventa risorsa da condividere.

La mentorship è molto più di un atto altruistico: rappresenta anche un potente stimolo alla crescita personale; spiegare, guidare e supportare altri professionisti costringe a consolidare e strutturare le proprie conoscenze e a mantenersi costantemente aggiornati.

Questa prospettiva circolare, dove si riceve supporto, si amplia la propria rete e infine si restituisce attraverso la mentorship, rappresenta un modello virtuoso di imprenditoria femminile e non solo. Un approccio che va ben oltre il successo individuale e abbraccia una visione di crescita collettiva, dove il valore della condivisione diventa parte integrante dell’identità professionale.

Blog Libri di Marketing
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La testimonianza di Federica Mori founder Libri di Marketing ci ricorda che, nonostante tutte le difficoltà, è possibile costruire percorsi imprenditoriali autentici e appaganti, dove la collaborazione e il supporto reciproco diventano strumenti fondamentali per superare gli ostacoli e raggiungere risultati significativi.

Un messaggio di speranza e pragmatismo per tutte le donne che scelgono di intraprendere questa sfidante ma gratificante avventura professionale.