Società Benefit: come definire gli obiettivi del primo esercizio?
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In questo articolo vedremo come definire gli obiettivi del primo esercizio di una Società Benefit. Un’azienda che gestisce la sua impresa, creando benefici comuni, imposta il suo asset aziendale facendo delle attività volte a migliorare la qualità di vita delle persone, a salvaguardare l’ambiente o ad aumentare i profitti economici.
Come per ogni impresa, dal primo anno di attività in poi, è obbligatorio per legge, redigere il bilancio d’esercizio. In questo modo è possibile verificare l’andamento del business, sia dal punto di vista patrimoniale che finanziario.
Una società benefit deve, inoltre, definire gli obiettivi del primo esercizio, stabilendoli in base alle finalità del beneficio comune che si perseguita tramite la gestione d’impresa.
In parole povere, gli obiettivi del primo esercizio di una società benefit, sono quelli che l’azienda si propone di raggiungere durante il suo primo anno di attività.
Indipendentemente dal tipo di società benefit che potremmo avere di fronte, ecco un breve elenco di obiettivi del primo esercizio, che potrebbero essere messi nero su bianco dall’azienda, per poi essere verificati al bilancio finale:
- stabilire un tetto di fatturato da raggiungere nel primo anni di attività benefit;
- indicare quanti e quali servizi o prodotti lanciare nel corso dei mesi;
- aumentare il numero di dipendenti, in base allo scopo aziendale;
- sostenere progetti o percorsi di sviluppo comunitario, sociale o ambientale;
- stabilire un numero di collaboratori, partner, fornitori o clienti da raggiungere, contattare o con i quali avviare dei progetti;
- aumentare il tasso di soddisfazione dei clienti rispetto all’anno precedente o un dato valore, misurato nel tempo.
Come vedremo di seguito, il modo più semplice per definire gli obiettivi del primo esercizio, è quello di partire dallo scopo per il quale l’azienda si prodiga per produrre benefit.
Infatti, le modalità per raggiungere gli obiettivi di beneficio comune, che dovrebbero essere confermati con il bilancio del primo anno di esercizio, sono variabili a seconda dei progetti benefit che si vogliono perseguire, come:
- sostegno e il benessere delle persone e della società;
- soluzioni a favore dell’ambiente e del territorio circostante;
- aumento dello sviluppo economico interno ed esterno all’azienda;
- progetti di condivisione e collaborazione personale, professionale ed economica.
A prescindere dalla tipologia di benessere generale che la società vuole procurare tutt’intorno, è importante che lo scopo benefit da raggiungere a livello comunitario, vada di pari passo con i valori dell’azienda.
Ma, cosa non meno importante, la necessità di definire per tempo gli obiettivi benefit per il primo esercizio, è doverosa per poter pianificare progetti, percorsi o soluzioni facilmente raggiungibili, misurabili e trasparenti.
Ogni processo, messo in atto per raggiungere gli intenti di beneficio comune, va poi rendicontato e reso disponibile alle persone che vogliono essere messe a conoscenza. Progetti, azioni e risultati vanno quantificati nel modo più preciso possibile. In questa maniera, è possibile inoltre verificare e constatare se gli obiettivi per il primo esercizio, sono stati raggiunti e in che termini.
Base: il beneficio comune
La base di ogni società benefit, è il beneficio comune che si vuole promuovere tramite le attività imprenditoriali. Infatti, per definire correttamente gli obiettivi del primo esercizio, è necessario innanzitutto, stabilire chiaramente i motivi che spingono a creare benefit, a prescindere che sia rivolto a persone, alla società, al territorio o al profitto economico.
Definire il benefit destinato agli altri, è il primo passo che dimostra in concreto la mission dell’azienda. Gli obiettivi del primo esercizio di una società benefit, vanno di pari passo con le finalità programmate per il beneficio comune.
La scelta aziendale del beneficio comune, varia a seconda della tipologia d’impresa e dei suoi valori, che devono essere coerenti con le finalità benefit che si prefigge.
Gli aspetti principali sui quali è possibile definire il beneficio comune sono, sinteticamente, le persone, il pianeta o il profitto economico. Pertanto, anche l’obiettivo del primo esercizio sarà definito in base al tipo di benefit che si vuole attuare.
Ricordo che le finalità del beneficio comune devono essere dichiarate nello Statuto dell’azienda e diventare il mantra con il quale si porta avanti la gestione d’impresa.
Per arrivare alla corretta definizione degli obiettivi per il primo esercizio della società benefit, la figura dell’amministratore delegato, responsabile per il perseguimento degli intenti dichiarati nel beneficio comune, è il soggetto indispensabile per portare avanti la mission benefit dell’azienda nel modo corretto.
Studiando per bene le finalità di beneficio comune, è facile comprendere anche gli obiettivi da raggiungere per il primo esercizio. Si possono incentivare benefici e migliorare situazioni personali, lavorative ed economiche, sviluppandoli tramite progetti rivolti a persone interne all’azienda, come collaboratori, dipendenti o stakeholders.
Definire la finalità di beneficio comune, è la base per poter poi dichiarare gli obiettivi del fine anno del primo esercizio aziendale. Vediamo alcuni esempi di finalità di beneficio comune, che diventano poi obiettivi per il bilancio finale d’esercizio del primo anno della società benefit.
Si può promuovere la sostenibilità ambientale, riducendo le emissioni di gas serra, dichiarando, negli obiettivi annuali, di incentivare la mobilità eco-sostenibile. Come? Adottando l’uso dei mezzi di trasporto pubblico o di biciclette, per esempio.
Un altro obiettivo concreto, in base allo scopo benefico iniziale, può essere destinato al supporto del territorio, adottando metodi di riciclo e riuso più efficaci, rispetto a quelli usati fino a un determinato momento.
È sostanziale che lo scopo benefit dell’impresa sia coerente all’azienda e rispecchi i suoi valori, altrimenti farebbe fatica a definire gli obiettivi per il primo esercizio e, tantopiù, a raggiungerli.
Analizzare azienda e contesto
Analizzare un’azienda benefit significa valutare sia l’impresa stessa che il contesto in cui essa opera. Per quanto riguarda l’analisi aziendale, è importante considerare fattori come la mission, la visione, i valori e le pratiche d’impresa, in materia di responsabilità sociale e sostenibilità.
Inoltre, è utile esaminare i risultati finanziari dell’azienda e il suo posizionamento sul mercato rispetto ai concorrenti.
Per quanto riguarda l’analisi del contesto, è importante considerare fattori esterni che possono influire sul successo dell’azienda benefit, come la normativa governativa, le tendenze del mercato e la percezione pubblica delle attività dell’azienda. Ancora, è necessario tenere in considerazione l’impatto sociale e ambientale dell’azienda, nonché la sua capacità di creare valore per tutte le parti interessate.
In generale, l’analisi di un’azienda benefit richiede un’attenta valutazione di molteplici fattori, sia interni che esterni all’impresa. Solo una comprensione completa di questi fattori può fornire un quadro preciso delle opportunità e dei rischi associati all’investimento in un’azienda benefit.
Infatti, ogni valutazione può variare in base a:
- settore e mercato di riferimento;
- servizi o prodotti proposti;
- concorrenti;
- risorse a disposizione e quelle mancanti;
- finalità del beneficio comune.
Per poter perseguire l’intento benefit, è necessario che gli scopi siano adatti e adattati alla tipologia di azienda. Un imprenditore dovrebbe conoscere bene la sua azienda, ma un’ulteriore analisi certosina degli aspetti più ostici, è un passo fondamentale per evitare problemi difficili. Se vogliamo dispensare beneficio, è necessario farlo in primis con la propria azienda, appurando che sia sana e rigogliosa per attuare una serie di azioni e dinamiche che le permettano di raggiungere gli obiettivi benefit prefissati.
Come detto, ci sono diversi fattori da prendere in considerazione. Tra gli elementi elencati poc’anzi, soffermarsi sulla dimensione dell’impresa, sui suoi punti di forza e sui limiti, conoscere le opportunità del mercato e i concorrenti del settore, non è una manovra intelligente e necessaria per intersecare al meglio il business e il benefit.
Senza contare che fa una grande differenza se un’azienda offre servizi o prodotti, piuttosto che consulenze o servizi digitali e di comunicazione.
Analizzare le dinamiche dell’azienda e il suo contesto, è un processo indispensabile per evitare errori di valutazione. È consigliato verificare bene le proprie risorse d’impresa, i tempi necessari per arrivare a un ipotetico risultato, capire in che modo è possibile appoggiare ed essere appoggiati.
Mission come produrre benefit tramite un business d’impresa, non è una cosa da poco. Il modo corretto per definire gli obiettivi per il primo esercizio, è quello di stabilire punti di arrivo misurabili nel tempo, raggiungibili con un adeguando dispendio di forze ed e energie, e condivisibili con le persone, in modo da poter essere trasparenti e chiari per chiunque.
Nel prossimo paragrafo approfondiremo queste caratteristiche, destinate a progetti benefit con i quali l’azienda si prefigge risultati di un certo tipo.
Definire obiettivi SMART
È utile definire cosa sono gli obiettivi S.M.A.R.T., per poter comprendere completamente come arrivare alla fine del primo esercizio, dimostrando di produrre benefici comuni.
La parola SMART è un acronimo che spiega facilmente quali devono essere le principali caratteristiche dei progetti e dei percorsi imprenditoriali, avviati per realizzare benefit dentro e fuori l’azienda:
- Specific (specifico);
- Measurable (misurabile);
- Accepted (raggiungibile);
- Realistic (pertinente);
- Timely (scadenzabile nel tempo).
Gli obiettivi che una società benefit si deve dare, per completare in positivo il primo esercizio e quelli a venire, devono rispondere a questa classifica di definizioni.
Non basta affermare che lo scopo benefit è migliorare la qualità della vita delle persone, bensì è necessario specificare in che modo si programma di farlo.
Un esempio, potrebbe essere la progettazione di un percorso di formazione da sviluppare nel territorio con la collaborazione di associazioni o professionisti (come il percorso de LaSpadelBusiness, avviata dopo uno studio effettuato nella Community de LeROSA).
Allo stesso tempo, l’obiettivo deve essere misurabile, ovvero sostenuto da dati e valori concreti di ciò che propone e si prefigge il progetto.
Definire inoltre, un obiettivo per il primo esercizio che vede il passo più lungo della gamba, è di certo una meta difficile da raggiungere. Per questo, è necessario che le finalità di beneficio comune siano attuabili e raggiungibili tramite i mezzi messi a disposizione della società benefit, che deve rivolgersi, inoltre, al target giusto.
Diminuire il gender pay gap, per esempio, può essere una cosa fattibile all’interno della propria azienda, grazie a scelte consapevoli, dettate dal normale buon senso. Ma, a livello generale, è uno scoglio che può essere difficile da superare: fare informazione in merito, per esempio, non è detto basti a raggiungere un risultato concreto, se non quello di aver contribuito a divulgarne il problema.
Nell’acronimo SMART, abbiamo anche la definizione di realistico/pertinente, per precisare come gli obiettivi per il primo esercizio, oltreché le finalità del beneficio comune, debbano essere realizzati su misura dell’azienda. Non è sensato, per una società benefit, realizzare progetti che sono fuori dal suo settore di business.
Infine, gli obiettivi da portare a compimento entro il primo esercizio, devono essere letteralmente calendarizzati. È consigliato pianificare il tempo per poter portare avanti, o a termine, con successo i progetti benefit messi in azione. Avere delle scadenze e stabilire degli step, permette di tenere sotto controllo l’andamento dell’impresa e dei risultati che si ottengono man mano.
Gli obiettivi per il primo esercizio possono essere sfidanti, per stimolare una gestione d’impresa più dinamica della società benefit, ma altrettanto fattibili, perseguendo la mission dell’azienda. Stabilire con rigore gli obiettivi per il primo esercizio, permette all’azienda di stare sul pezzo, agire in modo coerente e focalizzato, sempre guidata dalle finalità di beneficio comune, intraprese e decise fin dall’inizio.
Essere benefit è un valore aggiunto per l’azienda che decide di avere uno statuto come questo. Ma comporta degli obblighi nella realizzazione degli obiettivi, da raggiungere mettendo al primo posto il beneficio comune e non solo il proprio interesse.
Come accennato all’inizio, ogni società benefit ha il dovere di rendicontare tutto il benefit procurato nell’anno precedente, per dimostrare gli intenti e i risultati ottenuti.
Anche Seo Spirito Società Benefit srl, con il progetto LeROSA, racconta il beneficio comune di molte persone, soprattutto donne, tramite la relazione d’impatto sociale annuale. Il benefit dell’azienda è centrato sull’ascoltare, collaborare e sorridere. Con LeRosa, si riflette sul gender gap e si valorizza il potenziale femminile sia dal punto di vista personale, professionale che economico.
C’è un progetto benefit o un’azienda con questo statuto che ti piace particolarmente? Fammelo sapere e magari ne parlerò in uno dei miei prossimi articoli, in modo da conoscere al meglio queste realtà imprenditoriali.