Come scegliere il consulente finanziario?
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Il consulente finanziario è un professionista esperto di finanza, di mercati, di strumenti finanziari e assicurativi. Consiglia i clienti sulla gestione del patrimonio, ricerca e propone soluzioni personalizzate adatte alle singole esigenze di ciascun cliente.
Il consulente finanziario individua aspettative ed esigenze del proprio cliente. Lo aiuta a migliorare la situazione finanziaria presente e futura, analizza la situazione personale, famigliare, fiscale ed economica e fissa con lui un piano d’investimenti.
È un professionista che guarda attentamente al valore del patrimonio.
Ben sapendo che questo è composto da una parte tangibile l’insieme cioè dei beni mobili ed immobili, e dalla delicata parte intangibile del capitale umano in cui affondano le radici vitali delle persone.
Oltre che a scegliere le soluzioni finanziarie più profittevoli per il cliente, il consulente finanziario ha il compito di trasmettere informazioni e consapevolezza finanziaria, con responsabilità, lealtà e competenze.
In Italia i consulenti finanziari sono circa 35.000 professionisti, e gestiscono per i loro clienti un patrimonio complessivo di circa 670 miliardi di euro.
Ma come scegliere il consulente finanziario a cui affidare il proprio patrimonio?
Innanzitutto devi sapere che si tratta di una professione severamente regolata dalla legge e può essere svolta soltanto se iscritti ad un apposito albo professionale consultabile in internet.
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Albo dei consulenti finanziari
- professionalità: ovvero il possesso di alcune competenze tecniche in diritto commerciale, civile, tributario, previdenziale, finanziario, e di economia finanziaria. Tutte necessarie al pieno svolgimento della professione.
- onorabilità: non essere falliti, non essere dichiarati interdetti o inabilitati, non essere stati condannati a una pena che prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici, assenza di misure preventive previste dalla normativa antimafia, non aver subito condanne irrevocabili.
Solo dopo il superamento della prova d’esame il consulente finanziario verrà iscritto all’albo Ocf.
Prima di scegliere il tuo consulente finanziario, dunque accertati se ha tutte le abilitazioni necessarie per esercitare la professione, ricercandolo nell’albo professionale di categoria .
I consulenti finanziari si dividono in tre diverse categorie:
- consulenti abilitati all’offerta fuori sede
- consulenti indipendenti
- società di consulenza finanziaria (Scf)
La prima categoria quella dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede, accoglie la maggioranza dei professionisti del settore, sono professionisti che lavorano per reti e banche specializzate nella gestione del risparmio e che incontrano i loro clienti in uffici finanziari.
Consulente finanziario indipendente
Il consulente finanziario indipendente rappresentano la seconda categoria di financial advisor attivi in Italia, sono circa 350 gli iscritti in un’apposita sezione dell’albo Ocf nata nel dicembre 2018, e rappresentano circa 1% del totale dei consulenti.
Si chiamano così perché operano autonomamente e non con un contratto di agenzia per conto di una banca-rete. Sono remunerati con una parcella versata direttamente dal cliente, così come avviene per l’avvocato, il commercialista o il medico, a cui vanno aggiunti i costi degli strumenti finanziari utilizzati nella gestione del patrimonio del cliente.
La parcella solitamente è proporzionale al patrimonio oggetto della consulenza e mediamente è attorno all’1%.
Il consulente Indipendente non movimenta direttamente il patrimonio del cliente, ma formula la sua proposta finanziaria dopo un attenta analisi. Sarà cura poi del cliente applicare tramite la sua banca di fiducia quanto suggerito dal consulente.
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Società di Consulenza finanziaria
Sono formate da consulenti finanziari indipendenti che anziché operare individualmente, operano in strutture societarie.
Le società di consulenza finanziaria (SCF) sono autorizzate a svolgere la consulenza in materia di investimenti senza detenere il patrimonio, che resta di proprietà dei clienti. Generalmente le società di consulenza finanziaria assumono la struttura di società per azioni (S.p.A.) o società a responsabilità limitata (S.r.l.).
Le Scf regolarmente iscritte all’albo professionale OCF (L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) in Italia sono in totale 45, attive per lo più nelle regioni del Centro-Nord. L’iscrizione all’albo prevede possesso di precisi requisiti di: professionalità, onorabilità, indipendenza e requisiti patrimoniali.
Al pari del consulente finanziario l’obiettivo di una società di consulenza finanziaria è gestire i patrimoni e formulare delle strategie d’investimento. Questo, scegliendo tra un ventaglio diversificato di strumenti finanziari disponibili nel mercato quelli più adatti a soddisfare gli obiettivi del cliente.
Le società di consulenza finanziaria non possono però compiere direttamente le operazioni di investimento o disporre delle somme affidate, che sono e rimangono di esclusiva proprietà dei clienti.
Così come il consulente finanziario autonomo, anche le società di consulenza finanziaria sono comunemente chiamate fee-only è prevista cioè la sola remunerazione a parcella, che si aggiungerà ai costi degli strumenti d’investimento scelti.
Reti di consulenza finanziaria
Le reti di consulenza finanziaria sono costituite da gruppi di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, generalmente legati a importanti gruppi bancari o assicurativi. Le maggiori banche-reti raccolgono ciascuna centinaia o migliaia di consulenti che operano con un contratto di agenzia.
Il testo unico della finanza d.lgs. 58/1998 prevede che l’attività del consulente abilitato all’offerta fuori sede, venga svolta con un “contratto di agenzia” con vincolo di mono mandato. Questo impone al consulente finanziario di svolgere la sua attività per un solo intermediario, a pena radiazione dall’albo.
Le reti di consulenza finanziaria hanno alle spalle un decennio di crescita e sviluppo continuo, e lo conferma un’indagine condotta daMcKinsey & Company congiuntamente all’ Anasf (associazione rappresentativa dei consulenti finanziari autorizzati all’offerta fuori sede).
“La quota di mercato del comparto delle reti nel corso dell’ultimo decennio di fatto è cresciuta dall’ 8% del 2008 al 14% del 2019 … il comparto della consulenza finanziaria ha riaffermato un vigore, un dinamismo nettamente all’avanguardia rispetto agli altri segmenti della distribuzione finanziaria in Italia”.Cristina Catania partner McKinsey & Company
Il consulente finanziario che opera per conto delle reti di consulenza finanziaria, nel suggerire ai clienti le strategie d’investimento e i prodotti finanziari da acquistare, è responsabile in solido con la rete mandante, e questo a maggior tutela del risparmiatore.
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede così come i consulenti finanziari autonomi gestiscono il patrimonio del cliente impiegandolo in diversi strumenti finanziari. Personalizzando e costruendo soluzioni d’investimento diversificate in base al profilo di rischio del cliente, ai bisogni di breve, medio e lungo periodo.
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede non vengono remunerati a parcella direttamente dagli investitori, ma ricevono un compenso pagato dalla banca-rete per cui lavorano.
Parte del costo degli strumenti finanziari pagati dal cliente saranno destinati dalle banche-reti a remunerare l’attività dei consulenti finanziari. Il costo a carico del cliente è pertanto incluso nelle commissioni applicate agli strumenti finanziari utilizzati per la gestione del suo patrimonio. Questo inciderà sui rendimenti realizzati.
Qualunque sia il consulente finanziario prescelto, essenziale è affidarsi a professionisti che oltre ad essere abilitati e iscritti all’albo Ocf, offrano un servizio “sartoriale”. Fondato sulla pianificazione finanziaria, che è la principale regola per garantire al risparmiatore il raggiungimento e la realizzazione dei bisogni propri e della propria famiglia.
La consulenza finanziaria non è una semplice vendita di uno strumento finanziario. Prima di tutto è analisi della situazione patrimoniale del cliente e della sua famiglia, al fine di individuarne rischi e bisogni.
La consulenza finanziaria ha un compito etico, specifico e molto importante e cioè garantire il benessere finanziario della persona e della sua famiglia.
Perciò quando decidi di investire il tuo patrimonio assicurati di aver valutato e scelto il consulente che più ti “assomiglia”, che ti ascolti e che analizzi la tua situazione economica, al fine di capire necessità e progetti presenti e futuri.
Dedica del tempo alla scelta del tuo consulente finanziario, assicurati di avere al tuo fianco un professionista qualificato che ti segua nel tempo e nell’evoluzione della tua vita finanziaria. Che ti guidi nelle scelte e che ti aiuti a capire e concretizzare i tuoi progetti economici.
Scegli il tuo consulente così come faresti con l’avvocato, il commercialista o il medico di fiducia. Spesso accade che ci fermiamo alla banca più vicina, a quella più conosciuta oppure quella dei nostri genitori.
Infine ricordati: diffida subito da chi ti offre rendimenti elevatissimi senza averti chiesto nessuna informazione su chi sei, cosa vuoi e cosa vorresti realizzare con i tuoi risparmi.