Come redigere il bilancio di competenze?
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Redigere un bilancio di competenze in modo formale richiede l’intervento di un professionista. Ma esistono diversi modi con cui, in autonomia, è possibile comunque fare una prima analisi delle proprie competenze attraverso test e materiale online. Ne parliamo in questo post.
Perché fare un Bilancio di competenze
È un’utile bussola con cui orientarsi in modo da rispondere alle esigenze del mercato del lavoro di oggi. Un mercato del lavoro instabile, dinamico, che richiede sempre più flessibilità e specializzazione.
Grazie al bilancio di competenze si vanno a mappare le competenze in modo da permetterti di fissare con più consapevolezza ed efficacia i tuoi obiettivi professionali.
In ambito formazione professionale e orientamento, il bilancio di competenze è da tempo considerato uno strumento importante con cui supportare l’inserimento lavorativo o il reinserimento.
Conoscere bene se stessi sotto il profilo delle capacità, conoscenze e abilità può essere utile in qualsiasi fase della vita.
Per un ragazzo neolaureato è uno strumento importante per imparare a chiarirsi le idee e trovare un fattibile e soddisfacente compromesso fra il proprio percorso di studi, le proprie passioni e le reali esigenze del mercato.
Per chi invece è già nel mondo del lavoro è uno strumento molto utilizzato per capire se e come riqualificarsi, esplorare strade professionali alternative o puntare ad opportunità di avanzamento.
Non esiste però una formulazione esatta né tanto meno una qualche disposizione legislativa in merito, perciò ci sono diversi modelli di bilancio di competenze e diversi modi per crearlo.
Si tratta infatti, più che di uno schema, di un metodo di analisi che va calibrato in modo individuale e personalizzato.
La redazione finale del bilancio di competenze quindi è qualcosa di più che non la semplice compilazione di carte ma il risultato finale di un processo molto più lungo e creativo.
Quanto tempo ci vuole per fare il bilancio di competenze?
Non è possibile dare una risposta univoca alla domanda su quanto tempo serve per fare il bilancio di competenze. Ci sono diversi fattori da considerare. Oltre al fatto che non esiste nessuno schema univoco e il metodo dipende molto da chi propone il bilancio di competenze, ci sono variabili che riguardano anche il come viene fatto un bilancio di competenze.
È infatti possibile fare bilanci di competenze in piccoli gruppi in cui ognuno compila la propria scheda, oppure individualmente o ancora in modalità mista con incontri individuali e incontri di gruppo.
Altra variabile da considerare è se le schede del bilancio di competenze vengono compilate in presenza del coach o del consulente o da soli a casa. Compilare una scheda a casa in autonomia spesso comporta un grado di approfondimento minore di quello che, invece, si avrà in presenza di qualcuno che ti stimola ad andare più in profondità.
Infine, non esistendo un set unico di domande ed essendoci tanti diversi modi per fare il bilancio di competenze, è impossibile definire una durata unica per tutti, tanto più che per ognuno è necessario un tempo diverso per fare autoindagine.
Si può andare dalla mezza giornata in modalità autonoma e/o di gruppo fino ad un percorso di una decina di incontri nel caso di modalità individuale o misto (gruppo + individuale o coaching + individuale). Ma sono dati assolutamente indicativi da prendere con le pinze.
L’unica cosa certa è scegliere un professionista che ci dà fiducia e chiedere informazioni precise sul come e in che tempi è solito fare il bilancio di competenze.
Intervista per il bilancio delle competenze
Parlare di intervista per il bilancio delle competenze può essere fuorviante. Non è infatti necessario svolgere una vera e propria intervista attraverso un colloquio. Anzi, molto spesso i professionisti career coach o consulenti di carriera possono fare uso di schemi e test scritti.
L’importante è che il lavoratore sia accompagnato a chiarirsi su:
- Le proprie competenze e potenzialità
- I propri punti di forza e di debolezza
- In quale progettualità professionale impegnarsi
Un bilancio di competenze insomma non aiuta a trovare lavoro. Ma è un passo fondamentale per cominciare a cercare lavoro in modo efficace.
Bilancio di competenze: test
Il test di Holland Self Direct Seach (SDS) veniva considerato tra i migliori test per l’orientamento. Oggi esistono molte valide alternative, tra queste:
- Occupational Interests Profile (OIP+) – per la misura delle qualità personali e degli interessi professionali;
- Adapt-g – per la misura delle abilità verbali, numeriche e astratte e del fattore di intelligenza generale con un test adattivo;
- Jung Type Indicator – per la misura dei tipi psicologici.
- Occupational Personality Profile (OPPro) – per la misura delle variabili di personalità in ambito lavorativo;
- Genos Emotional Intelligence – per la misura dell’intelligenza emotiva sul lavoro;
- GRT2 – General Reasoning Test, per la misura delle abilità verbali, numeriche e astratte;
- SPI – Sales Preference Indicator (specifico per approfondire le abilità persuasive e di vendita)
Per elaborare bilanci di competenze manageriali e professionali ci sono ulteriori test specifici:
- 15FQ+ Fifteen Factor Questionnaire – per la misura approfondita delle variabili di personalità in ambito lavorativo;
- Genos Emotional Intelligence – per la misura dell’intelligenza emotiva sul lavoro;
- CRTB2 – Critical Reasoning Test Battery, per la misura delle abilità di ragionare criticamente su brani e testi scritti (abilità verbali) e tabelle/grafici (abilità numeriche);
- VMI – Values & Motives Inventory – per la misura dei valori e motivazioni lavorative;
Per fare un bilancio di competenze davvero completo si dovrebbero utilizzare un insieme di strumenti di misura.
I test qui sopra elencati sono quasi tutti test professionali che, in quanto tali, possono essere erogati solo da personale qualificato.
Ma proprio per il fatto che il bilancio di competenze è un insieme di domande di autoriflessione, è possibile trovare in rete anche test con sequenze di domande a cui rispondere in autonomia.
In rete esistono infatti diversi pdf semplificati per il bilancio di competenze a cui puoi accedere liberamente e possono essere già un buono strumento per cominciare da soli ad affrontare l’analisi della propria situazione professionale e delle possibili evoluzioni.
Il confronto diretto con un professionista però è quello che ti permette di accelerare di molto i tempi e soprattutto ti permette, se il professionista è qualificato, di puntare alla parte più decisiva del bilancio di competenze ovvero la sintesi di conclusioni che ti permettono di orientare il tuo futuro verso un obiettivo professionale realizzante ma anche realizzabile.
Assicurati quindi che la persona a cui ti rivolgi non sia semplicemente un tecnico dell’orientamento.
È indispensabile che sia anche una persona con i piedi ben dentro al mercato del lavoro. Qualcuno che conosce come individuare il mercato del lavoro meno conosciuto e per questo con più potenzialità.
Qualcuno che abbia competenze anche di marketing e personal branding e che dunque ti permetta di confezionare al meglio i risultati del tuo bilancio di competenze in modo da risultare attraente per il mercato.