Agrifoglio, come coltivarlo
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In questo articolo ti racconterò come coltivare la pianta di agrifoglio, un arbusto sempreverde che nasce spontaneamente anche in alcune zone del nostro bel Paese. Il vero nome di questa pianta è ilex aquifolium, denominazione che lo accomuna ad altri arbusti simili che hanno come particolarità quella di sviluppare tra i loro rami, principalmente bacche, solitamente di colore rosso.
L’Agrifoglio è una pianta perenne che viene associata al Natale e quindi spesso usata come pianta decorativa. Regala la sua miglior fioritura proprio nel periodo invernale, nonostante nel periodo estivo si vesta di piccoli fiori bianchi.
La pianta di agrifoglio conta circa 400 specie e le sue dimensioni in natura variano da un’altezza di 10 metri, per arrivare anche ad altezze ben superiori. L’agrifoglio ha una caratteristica corteccia color grigiastro che mette in luce le foglie appuntite di color verde scuro o variegate, e le bacche rosse che si sviluppano a grappolo.
Tra le molteplici varietà e cultivar, oltre al nostro ilex aquifolium, possiamo ricordare principalmente anche l’agrifoglio ilex cornuta e l’agrifoglio ilex crenata. Senza dimenticare che per ognuno di questi generi ci sono altre molteplici varianti.
Prima di inoltrarci a parlare delle caratteristiche dell’agrifoglio e come coltivarlo al meglio, vorrei soffermarmi su alcuni aneddoti che da sempre sono intrinseci a questa pianta.
Lo sapevi che da più di 2000 anni la pianta di agrifoglio veniva messa fuori dall’uscio delle case per scacciare i demoni maligni?
Grazie alle sue foglie appuntite e pungenti, regalava questo senso di protezione alle popolazioni. Le stesse foglie pungenti, fecero, secondo il dio Odino, da ultimo sostegno al figlio, ucciso da una freccia e caduto proprio sopra una pianta di agrifoglio.
Inoltre questa pianta viene usata come medicina naturale grazie alle sue numerose proprietà curative: in generale potrei definirla una pianta depurativa, lenitiva e calmante, sia a livello fisico che emotivo.
Dicono che abbia altresì delle sostanze velenose o troppo stimolanti. Per questo motivo consiglio di approfondire l’argomento nel caso il tuo interesse sull’agrifoglio verta anche su questo aspetto.
Ora andiamo invece a conoscere meglio la pianta di agrifoglio per imparare come coltivarla e averla sempre rigogliosa.
Come coltivare l’agrifoglio
L’agrifoglio è un arbusto facile da coltivare. Pianta da sottobosco, ama le zone in ombra del giardino ma non ha difficoltà a stare in pieno sole, rallenterà semplicemente la sua crescita.
Nonostante sia una pianta che potrebbe aumentare di molto le sue dimensioni, solitamente l’agrifoglio viene venduto in vasi piuttosto piccoli rispetto alla sua potenziale crescita. Questo perché è una pianta ideale per decorare anche i balconi e finestre di casa.
Nonostante l’agrifoglio sia una pianta piuttosto resistente, ecco alcuni consigli su come coltivarlo nel modo migliore:
- prediligi la messa a terra, la sua natura è di essere albero;
- se lo tieni in vaso, non trapiantarlo spesso bensì scegli una dimensione del contenitore piuttosto grande rispetto al contenitore precedente;
- scegli una terra acida e non argillosa;
- trapianta l’agrifoglio verso fine inverno-inizi primavera.
Come avrai ben capito, siamo di fronte ad una pianta che ha delle fattezze particolari ma ha la capacità di essere resiliente e versatile.
Non teme il caldo ed è adattissima al clima invernale. Alcune varietà di agrifoglio possono essere più delicate e, in generale, se tenuto in vaso all’esterno, il consiglio è allora di coprirlo con del TNT.
Seguendo le raccomandazioni specifiche per questa pianta così bella e spinosa, non avrai problemi a vederla rigogliosa e vivace nei suoi colori estivi e invernali.
Fioritura e potatura
Tra le curiose caratteristiche dell’agrifoglio c’è quella di essere una pianta dioica (unisessuale), quindi la pianta o è maschio o è femmina.
Si distingue dal fatto che, durante l’estate, la pianta di genere maschile sviluppa piccoli fiorellini bianchi tendenti al giallo, mentre la pianta di genere femminile sviluppa gli stessi fiorellini ma tendenti al rosa. Mentre in autunno-inverno sarà solo la pianta femminile a produrre poi le bacche rosse (drupe) che rendono speciale questo arbusto.
Se lasciata crescere spontaneamente, la sua forma sarà piramidale, ma si adatta molto bene come siepe da bordura anche se bisogna fare attenzione alle sue foglie spinose.
La potatura per questa pianta non è strettamente necessaria visto la sua crescita lenta, basta regolare la forma del suo sviluppo solo se veramente necessario, durante il periodo estivo. Per quanto riguarda le sue foglie, ciclicamente cadono e si rigenerano, un po’ come per i capelli: non rimane mai senza ma c’è uno ricambio continuo.
Nel caso in cui volessi fare una nuova pianta di agrifoglio allora la potatura, in questo caso la talea, va fatta sempre verso fine estate. Si esegue tagliando a fondo un ramo di una pianta femmina. Lascia la talea in terriccio morbido e sabbioso fino alla primavera successiva, per poi piantarla a terra o in dimora con il successivo terreno adatto.
Concimi e irrigazione
La pianta di agrifoglio va nutrita stagionalmente e con prodotti specifici diversi. Devo dire che con la mia pianta, io l’ho fatto poco spesso ed effettivamente la sua crescita è rallentata. Il concime da dare all’agrifoglio durante i mesi primaverili deve essere adatto allo sviluppo vegetativo, per dare stimolo alla fioritura che così durerà fino a fine anno. Durante i mesi freddi invece il tipo di concime da prediligere per la pianta di agrifoglio è di tipo organico, che andrà mescolato nel terriccio.
Per quanto riguarda l’acqua, come (quasi) sempre, quella piovana è la migliore. Se il tuo agrifoglio è a terra in giardino, bagnalo meno spesso ma copiosamente. Se il tuo mini arbusto di agrifoglio è invece in vaso, bagnalo più spesso ma con una minor quantità di acqua. In ogni caso il terriccio deve rimanere leggermente umido.
Le regole base vanno bene anche in questo caso:
- toccare in profondità la terrà per sentire se il terreno è secco;
- dare da bere nelle ore più fresche in estate;
- dare da bere nelle ore più soleggiate in inverno.
Per completare gli accorgimenti su come curare l’agrifoglio, andiamo a scoprire quali sono alcuni punti deboli.
Malattia e cura per l’agrifoglio
Nonostante l’agrifoglio sia una pianta rustica e resistente, può capitare venga attaccato da parassiti come la cocciniglia o ammalarsi a causa della ruggine. Vediamo brevemente quali sono le caratteristiche di queste malattie e le cure da adottare:
- La cocciniglia è un parassita che letteralmente si attacca sui rami e sulle foglie della pianta, infestandola completamente. Oltre ai metodi tradizionali per eliminarla, io consiglio spesso di usare cotone e alcool ( o aceto o acqua e sapone) e passare a mano le parti più assidiate. La capacità del parassita di attaccarsi alla pianta, in questo caso l’agrifoglio, può rendere la disinfestazione piuttosto lunga. Il trattamento va fatto settimanalmente fintanto che la pianta sarà completamente pulita e rinnovata. Se necessario, recidere i rami più danneggiati.
- La ruggine è invece un fungo che si forma sulle foglie della pianta dell’agrifoglio, a causa solitamente di condizioni ambientali altamente sfavorevoli. Le malattie di questo tipo generalmente vengono contrastate con l’ausilio di anticrittogamici. Ma come ho detto già in altre occasioni, è sempre bene farsi consigliare e conoscere gli effetti di prodotti chimici di questo tipo. La mia soluzione personale, a volte drastica, è quella di tagliare radicalmente tutte le parti della pianta che sono attaccate da questo fungo. Potrebbe non essere la soluzione definitiva, dipenderà dallo stadio di gravità della malattia. Ma è facile accorgersene, perché si possono vedere sulle foglie dei puntini appunto di color ruggine, che appaiono numerosi sulle foglie.
Non è detto che il tuo agrifoglio si ammali, ma se così fosse, potrebbe anche darsi che riesca tranquillamente a superare l’attacco senza subire grossi danni. Come abbiamo scoperto ha delle capacità di adattamento che lo rendono una bellissima pianta, che dona la sua particolarità tutto il tempo dell’anno.