Come curare il geranio
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In questo articolo ti racconterò come curare il geranio, una tra le piante più intramontabili che conosciamo. Prima di addentrarmi sulle parti più tecniche della coltivazione e della cura di questa pianta, vorrei condividere curiosità e informazioni che non tutti sanno.
Il geranio fa parte della famiglia delle Geraniaceae ed è una pianta che nasce nel Sud Africa. Comprende moltissime specie dalle quali sono nati numerosi successivi ibridi.
Se dovessimo dividere il geranio per genere, ecco le tre distinzioni principali che è utile fare:
- pelargonium;
- geranium;
- erodium.
Pelargonium, dal greco pelargós che significa cicogna (simile alla forma dei fiori del geranio). Pelargonio (pelargonium) è in realtà il vero nome che identifica le piante che noi conosciamo e chiamiamo comunemente geranio. Di seguito impareremo a riconoscerlo mentre cercheremo di capire come curare il geranio stesso.
Geranium, è il nome più antico usato fin dai greci principalmente per indentificare la pianta in botanica e medicina. È rimasto comunque in uso e radicato come nome principale con il quale vengono riconosciute le piante di geranio. La pianticella che risponde a questo nome è in realtà scarsamente coltivata.
Erodium, per i meno esperti non sembrerebbe essere nemmeno un tipo di geranio, in quanto cresce in modo diverso dagli altri. È una piantina erbacea che si sviluppa a tappeto, in zone rocciose e sabbiose con fiori di colore solitamente bianco o lilla.
Questa suddivisione è fatta in base alle peculiari caratteristiche morfologiche del geranio, nonostante queste caratteristiche vengano spesso confuse. È arrivato il momento di addentrarci nel meraviglioso mondo di questa pianta. Andiamo perciò a capire come curare il geranio e come coltivarlo nel modo migliore che io conosco.
Come coltivare il geranio
Si dice che per coltivare il geranio non occorra molta scienza, in quanto è una pianta con poche esigenze e che tira avanti da sola. Effettivamente può risultare essere così perché i nostri gerani (pelargoni) sono piante molto pazienti e riescono a sopravvivere anche in condizioni piuttosto disagiate. Resistono sì, ma non raggiugono la loro piena bellezza e il vigore che li contraddistingue se non sono curati a regola d’arte.
Solitamente vengono comprati in piccoli vasi ma vanno spostati in contenitori più grandi (o piantati a terra) in modo da farli espandere in modo adeguato. L’inizio migliore per coltivare il geranio correttamente è usare la loro terra da giardino specifica, ben concimata e leggermente acida.
Fondamentale per coltivare il geranio in modo adatto è il drenaggio del terreno, sia che la pianta stia a terra o sia piantata in vaso. Il ristagno può portare alle deteriorazione e conseguente morte della stessa ma nell’ultimo paragrafo andremo a capire come evitare che questo succeda.
Il geranio nasce spontaneamente in ambienti caldi ed è abituato all’aridità. Necessita comunque di una buona irrigazione, soprattutto durante tutto il periodo primaverile fino a tutto l’autunno. Le innaffiature sono da diradare invece nel periodo invernale, durante il quale è bene anche proteggere la pianta dal freddo. Il geranio è una pianta perenne e se tenuta in un ambiente adatto, può continuare a fiorire più o meno copiosamente per tutto il tempo dell’anno (non tutte le specie).
L’esposizione in pieno sole non sempre è ideale per coltivare al meglio il geranio, infatti per avere fiori lucenti e foglie brillanti sembra che la postazione migliore sia a mezz’ombra, purché non ci sia tendenza all’umidità stagnante.
Un altro dettaglio che dimostra come curare il geranio in modo efficiente è sicuramente praticare la talea sulle piante madri almeno ogni tre-quattro anni. Nei paragrafi seguenti scopriremo come fare e troveremo di seguito altre utili informazioni dedicate a come coltivare il geranio efficacemente.
Fioritura e potatura
Quando scegli il geranio come pianta da balcone è sicuramente per la sua capacità di presenza e stile nell’adornare casa e giardino. In quanto tale dobbiamo prenderne in considerazione fioritura e potatura.
I pelargoni sono piante appariscenti, che amano farsi ammirare e allora qui di seguito ecco una breve lista di alcune varietà di gerani che vanno per la maggiore, con le loro principali caratteristiche fisiche:
- zonale;
- peltaum;
- grandiflorum.
Conosciamoli meglio.
Ecco in foto uno tra i più conosciuti e coltivati. Il pelargonium zonale è una pianta dal portamento eretto che crescendo, prende la forma di un piccolo arbusto con fusti legnosi. Foglie grandi e rotondeggianti, morbide e coperte di peluria.
Hanno una caratteristica linea scura che le colora e dalla quale deriva il nome di questa varietà, in quanto la striscia più scura si trova in una zona specifica della foglia. I fiori si sviluppano ad ombrello, sono singoli (o semplici) o doppi (o semi doppi), dai colori più vivaci quali rosa, fucsia, rosso, arancio e anche bianco. Fioriscono durante tutta la bella stagione, sono piante che dai 30-50 cm posso crescere anche più vigorosamente.
Ora la volta del pelargonium peltatum, noto come geranio edera o geranio parigino (nomi in realtà di versioni ibride dell’originale). Eccolo in foto.
Una pianta che ha un portamento pendente o che tende ad adagiarsi con estrema facilità correndo sul terreno o appoggiata ad un sostegno. È il geranio che si sviluppa a cascata se lasciato scendere dai balconi, arrivando anche ai 2 metri di lunghezza. Ha una struttura più fragile e foglie più appuntite, somiglianti, guarda un po’, a quelle dell’edera. L’abbondante fioritura dai colori bianco, rosa e rosa-violaceo, si sviluppa principalmente a inizio estate. Il fiore solitamente si sviluppa sempre in gruppo ma con petali singoli.
Infine ecco qui sotto quello che solitamente è conosciuto proprio con il suo nome di pelargonio, il pelargonium grandiflorum. Noto come pelargonium imperiale, è una pianta cespugliosa e con foglie fitte e seghettate.
La sua fioritura è molto abbondante e dura da maggio a giugno ma non è ripetitiva. I colori dei suoi fiori vanno dal bianco, rosa, rosso, violetto e presentano delle macchie più scure nella parte centrale. È una pianta che difficilmente è facile mantenere nel tempo dopo che ha finito il suo ciclo di vegetazione.
Ricordo che la distinzione fatta non vuole certo rappresentare in assoluto la vastità di specie e di ibridi che ci sono per le piante di geranio. Ma come abbiamo visto dal breve elenco, la fioritura dei nostri gerani cambia a seconda del tipo di pianta che scegliamo. Per renderla sempre fiorente dobbiamo praticare la potatura, nonché la talea del geranio, che permette alla pianta stessa di rimanere più sana e bella.
La potatura può essere fatta da aprile a ottobre, evitando perciò il periodo invernale. In questo modo le ferite della pianta guariscono più facilmente e la pianta potrà vegetare in tranquillità. Lo scopo della potatura è quello di tenere curata e pulita la pianta di geranio ma allo stesso tempo la talea (fatta all’apice del fusto) permette la riproduzione della pianta, con il conseguente risultato di avere sempre piante vigorose, forti e rifiorenti.
La talea va praticata almeno ogni tre-quattro anni come già accennato sopra. Il fusto tagliato per talea va lasciato asciugare per una notte, poi messo a terra e ci vorranno un paio di settimane perché attecchisca.
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Concimi e irrigazione
Se vogliamo sapere come curare il geranio al meglio, è importante non dimenticarci di concimare la pianta ogni 15-20 giorni con concimi specifici che abbiano preferibilmente una percentuale uguale di azoto, fosforo e potassio. La concimazione va seguita possibilmente con costanza durante tutto il periodo di maggior vegetazione del geranio.
Se la terra concimata ha già di per sé una buona base, ovvero terra da giardino, torba e argilla, sicuramente abbiamo il vantaggio di avere un terreno nutrito per far crescere bene le nostre piante di pelargoni. Inoltre la terra rinnovata ogni anno, anche solo sulla parte superficiale del terreno, è un’ottima alleata alla concimazione.
L’acqua è un fattore importate per tutte le piante e anche il geranio, nonostante abbiamo letto della sua capacità di adattarsi all’ambiente che lo circonda, necessita di un’irrigazione pressoché costante ma non tanto esagerata da creare ristagni d’acqua. Potrebbe essere utile versare un poco di acqua sul terriccio per evitare che rimanga secco troppo a lungo, ma abbeverare al completo la pianta versando l’acqua nel piattino, in modo che sia più facile verificare la quantità che la pianta assorbe. Per drenate meglio ed evitare i ristagni tanto temuti, potrebbe essere utile lasciare sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa.
Malattia e cura per il geranio
Occupiamoci ora della cura del geranio parlando di come evitare malattie o di come curarle. Il primo consiglio per scansare malattie funginee è appunto quello di mantenere drenato il suolo sul quale vive la pianta. Nel caso la pianta si fosse infestata da qualche tipo di fungo, oltre a ripulire la pianta dalle foglie malate, è possibile usare prodotti a base di zolfo e rame. Può capitare di doversi sbarazzare totalmente di una parte della pianta a causa di una virosi importante, se necessario è preferibile farlo.
Nel caso in cui la pianta venga aggredita da afidi, cocciniglie o bruchi verdi, oltre alla soluzione del trattamento sistemico, il mio consiglio è di cercare prima di eliminare appunto letteralmente la foglia, il gambo o il fiore sui quali questi animaletti si nutrono.
Una malattia conosciuta nelle piante di geranio e che si sviluppa principalmente prima del caldo estivo, è sicuramente quella che noi chiamiamo comunemente ruggine. Malattia innescata da un parassita di natura fungina, che attacca la pianta creando chiazze giallo- arancioni sulle foglie, arrivando a seccarle completamente. La soluzione è, oltre allo zolfo citato pocanzi, scegliere ibridi che abbiano sviluppato la resistenza a questa malattia.
La cura delle nostre piante è una cosa fondamentale, un investimento. Infatti non so se l’hai notato ma chi trova un geranio trova un tesoro. Perché è uno scambio di soddisfazioni prendersi cura di lui e se lo trascuri, lui rimane lì comunque, anche se magari un po’ più sconsolato.
È una pianta da lunghe storie e non da veloci conoscenze. Qualsiasi sia la specie che porterai a casa con te, anche se non è elencata qui, avrà sicuramente buona vita seguendo gli accorgimenti indicati in questo articolo.