Come curare la Clivia
Indice dei contenuti
La Clivia è una pianta sempreverde dalle caratteristiche foglie nastriforme e dai bellissimi fiori che hanno delle sfumature che vanno dal giallo albicocca fino all’arancio rosso. I fiori durano solo per pochi giorni ma la fioritura è lunga e rigogliosa e ci sono esemplari che producono fino a 60 fiori.
È una pianta originaria del Sud Africa e prende il nome dalla duchessa di Northumberland, Lady Charlotte Clive, che fu la prima a coltivarla in serra intorno al 1825.
Viene coltivata in vaso e, nelle aree geografiche dove il clima è temperato, può essere piantata in giardino.
L’aspetto lussureggiante di questo sempreverde simboleggia generosità e nel linguaggio dei fiori viene regalata per chiedere un appuntamento.
La Clivia ama la luce, ma non diretta dei raggi solari, sta benissimo all’esterno anche a terra se il clima lo consente.
Acqua abbondante nei periodi caldi fino ad un massimo di due volte al mese in autunno-inverno.
Va concimata ogni 15 giorni e rinvasata ogni anno dopo la fioritura. Nel mese di ottobre va lasciata riposare evitando pure di innaffiarla perché ha bisogno di raccogliere le energie per poter fiorire nei mesi successivi.
Da quel momento in poi andrà irrigata abbondantemente. Finita la fioritura, lo scalpo va tagliato.
Attenzione ai ristagni d’acqua e all’acqua troppo fredda. Ma vediamolo bene nello specifico!
Come coltivare la Clivia
La Clivia è un’erbacea della famiglia delle Amaryllidaceae è una pianta abbastanza resistente ma richiede particolare nella coltivazione e bisogna sapere che:
- la temperatura, quella ideale è negli ambienti con 21°. La clivia ama anche le temperature elevate estive, purché ci sia sempre un giusto grado di umidità. Nei periodi freddi la pianta non deve stare in luoghi dove la temperatura scende al di sotto dei 15°. Se spostate il vaso all’esterno nei periodi estivi, trovagli una collocazione che sia sempre al riparo dalla luce diretta del sole e dalle correnti d’aria.
- Il terriccio, deve essere drenante, per evitare qualsiasi ristagno dell’acqua. Potete prepararlo senza doverlo acquistare, unendo del terriccio di bosco con della sabbia e dei pezzetti di corteccia di pino.
- Vaso, sarebbe meglio usare un vaso di terracotta perché è più resistente e riesce a contenere la forza prorompente delle radici. Non deve essere mai troppo grande, al massimo 20 cm di diametro. Nonostante sia una pianta che sviluppa un importante apparato radicale che esaurisce rapidamente la terra del vaso, la Clivia richiede rinvasi ogni due anni quando cioè le radici veramente non hanno più spazio. Rinvasi più frequenti invece potrebbero inibire la fioritura.
- Esposizione, ama la luce ma non il sole diretto anche se viene coltivata in appartamento. Se le foglie sono disposte in posizione verticale la pianta vi sta dicendo che la luce che le arriva non le è sufficiente.
- Pulizia, è importante pulire periodicamente le foglie lanceolate che catturano molta polvere: basta passarci sopra un panno umido. Durante il periodo invernale, nelle nostre case ben riscaldate, è opportuno nebulizzare la pianta con dell’acqua demineralizzata.
La Clivia: fioritura e potatura
La fioritura della Clivia avviene in primavera. Si palesa con la crescita dello stelo centrale consistente ed eretto alla cui estremità si sviluppano le infiorescenze composte ognuna da una decina di fiori, a forma di imbuto formate da sei petali.
Le piante allevate in serra iniziano a fiorire a novembre, mentre quelle in casa lo fanno a primavera inoltrata. Esistono diverse tipologie di Clivia la cui differenza maggiore è proprio nel fiore:
- Clivia nobilis: è la prima specie classificata. Ha i fiori penduli e tubolari di colore rosso o arancione. Fiorisce in inverno e la pianta non supera mai i 30 cm.
- Clivia caulescens: i fiori sono rosso aranciato con screziature gialle. Questa pianta può diventare alta anche 2 metri.
- Clivia robusta: i fiori hanno il classico colore arancio, sono molto penduli e anche questa specie può diventare molto alta.
- Clivia miniata: questa è la specie con i fiori più grandi delle altre, di colore arancione e aperti verso l’alto. Fiorisce da agosto a novembre e difficilmente supera i 50 cm di altezza.
- Clivia cyrtanthiflora: è un’ibridazione tra la nobilis e la miniata. Quando fiorisce produce fino a 60 fiori tra l’autunno e l’inverno. Si adatta anche a climi freddi e per questo è la specie che più spesso troviamo coltivata in giardino.
Le Amaryllidaceaea non hanno la necessità di essere potate però è sempre bene eliminare le foglie ed i fiori appassiti, tagliandoli con una forbice ben pulita. Questa tipologia di sempreverde si moltiplica per semina o per divisione di una pianta. Ecco come dovete procedere per moltiplicare la Clivia in casa:
- con il seme, in estate occorre interrare il seme in piccoli vasi. Posizionateli in un posto luminoso, avendo cura di bagnare il terreno costantemente. Appena compaiono le piantine procedete a travasarle in vasi più grandi.
- Per divisione, il momento giusto per dividere una pianta è in primavera. Dividete, lasciando diverse foglie ad ogni parte, e rinvasate in piccoli vasi con del terriccio già bagnato. Posizionate i vasi all’ombra fino a quando non compariranno le radici, dopodiché potete metterle vanno al sole.
Concimi e irrigazione
Il periodo della concimazione inizia in primavera e finisce al termine dell’estate.
La concimazione deve essere regolare, ogni cinque giorni, ed è consigliabile usare del concime liquido, diluito nell’acqua di irrigazione. Un corretto fertilizzante dovrebbe contenere: azoto, fosforo, potassio, ferro, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno.
Dalla primavera fino all’autunno, l’irrigazione per la Clivia deve essere abbondante. Il terriccio deve essere sempre umido senza mai avere ristagni d’acqua.
Sarebbe bene usare acqua demineralizzata.
Durante l’inverno invece l’irrigazione richiesta deve essere moderata, basterà mantenere il terriccio leggermente umido.
Oltre alla periodicità ci sono altre accortezze a cui prestare attenzione per l’irrigazione di questa pianta:
- fate attenzione che non rimanga acqua nella parte centrale della rosetta di foglie.
- Nebulizzate regolarmente le foglie.
- Per mantenere l’ambiente umido intorno alla pianta potete poggiarla sopra ad un sottovaso che avete riempito di ciottoli e acqua.
Nessun prodotto trovato.
Malattia e cura
La Clivia è una pianta che resiste bene in appartamento e diventa più vulnerabili alle malattie quando viene irrigata troppo.
Le malattie e i problemi alle quali può andare incontro sono i seguenti:
- ragnetti rossi, per eliminare questi acari, la si può vaporizzare con una soluzione di acqua e sapone di marsiglia. Sciacquate bene dopo il trattamento.
- Cocciniglia, si manifesta con delle macchie scure sulle foglie. Si può eliminare con cotone e alcol passato sulle foglie.
- Se le foglie si scuriscono, può significare che la pianta sta ricevendo troppa luce diretta e la soluzione è quella di spostare il vaso all’ombra.
- Foglie che ingialliscono, è il segnale che la pianta sta ricevendo troppa acqua o troppo poca. Toccate il terreno, se troppo umido, eliminate i ristagni e cercate di far asciugare il terriccio, se invece è troppo secco e la pianta era esposta al sole, mettetela all’ombra ed iniziate ad irrigarla con l’acqua demineralizzata a cui aggiungerete un fertilizzante specifico come il sangue di bue. Le foglie gialle potrebbero essere anche l’inizio di una malattia fungina, in questo caso sarebbe utile dare alla pianta un antimicotico a base di rame.
- Malattia fungina che si può manifestare quando la pianta riceve troppa acqua e si formano dei marciumi nel colletto e nel fusto della pianta. In questo caso bisogna intervenire con un trattamento fungicida specifico per piante da appartamento.
Il mio pensiero sulla Clivia
Devo ammettere che trovo questa pianta un po’ antipatica perché mi fiorisce quando vuole anche se le riservo sempre le stesse cure. Chissà forse sente la mia antipatia e lei si comporta di conseguenza!
È come se fosse bidimensionale, così dico sempre che occupa spazio solo in un verso. Il fiore, quando nasce, si erge su di un lungo gambo al centro tra le foglie di destra e di sinistra, per finire con un cerchio di fiori.
Il suo nome deriva dalla duchessa di Northumberland, Lady Clive.
È stata la prima “giardiniera” a farla fiorire in una serra dopo averla fatta arrivare direttamente dal Sud Africa.
D’altra parte non è a suo modo una lady vittoriana anche la Clivia, con le sue dimensioni imponenti, il look un po’ demodé, una certa ritrosia nelle fioriture e, non ultimo, il costo un po’ elevato?
Questa in foto è una Clivia Miniata ma particolarmente bella è anche la Clivia Nobilis che si differenzia dalla sorella per il gambo più corto ma una “corolla” di fiori più numerosa.
Ditemi che ve ne pare di questa pianta?