Più si è, meglio è: recensione
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“Più si è, meglio è” di Anne Fine, edito dalla Salani nella collana Biblioteca economica, è un libro divertente e dissacrante che mette in discussione la convenzione sociale secondo cui a Natale dovremmo essere buoni e gentili anche nei confronti di chi non sopportiamo il resto dell’anno.
Ralph Mountfield, ad esempio, ha una grande famiglia, composta da 17 membri tra zii, prozii, nonni e cugini diversi in tutto e per tutto e in competizione tra loro.
Ogni Natale mamma Tansy riunisce tutti intorno alla sua tavola, animata dalle migliori intenzioni. Ma scherzi pesanti, diverbi, gelosie, invidie e una serie infinita di incidenti domestici non fanno che confermare che bisognerebbe stare alla larga dai parenti-serpenti. A Natale e ogni giorno dell’anno.
Trama di “Più si è, meglio è” di Anne Fine
Come tutti gli anni, la famiglia Mountfield festeggia il Natale a casa di Ralph e, come tutti gli anni, non è una buona idea.
Per due giorni la bisnonna Natasha, bisbetica e dispettosa, il nonno misantropo, la svampita prozia Ida, gli zii e i cugini Titania, Sylvia e Sylvester si trasferiscono a casa di Ralph. Nonostante mamma Tansy ci si metta d’impegno, la convivenza sotto lo stesso tetto dà immancabilmente risultati sconfortanti.
Il compito di Ralph è intrattenere la bisnonna, la prozia e i cugini, ma l’impresa è impossibile. La vecchia Natasha passa tutto il tempo a ripetere che i suoi pronipoti devono per forza essere ritardati, perché alla loro età lei aveva già letto Milton mentre loro combinano tutti i pasticci possibili e immaginabili. Mentre la sensibile e sognatrice Titania è persa nel suo mondo di fate e non può essere persa di vista, Sylvia e Sylvester fanno fuggire il gatto, avvelenano il cane, distruggono il televisore e rosicchiano la frangia del tappeto. Gli adulti non sono da meno. Mentre la dolce, remissiva Tansy è relegata in cucina a preparare i pasti a 17 persone, gli zii Tristam e Geoffry si punzecchiano si rinfacciano reciprocamente vizi e mancanze, zia Susan si lamenta dei suoi acciacchi per non essere costretta ad aiutare in casa e la prozia Ida racconta come un disco rotto tutti i particolari della messa della notte di Natale, alla quale ovviamente non ha mai partecipato.
La spirale di ripicche, invidie, prese in giro e malignità raggiunge l’apice durante il pranzo di Natale, quando gli adulti si rinfacciano meschinità che hanno custodito nel segreto dei loro cuori per un anno intero e i più piccoli, ormai completamente fuori controllo, mettono fuori uso la lavatrice e smontano il forno. E il povero Ralph, disincantato narratore delle disavventure della sua famiglia, finisce, come ogni anno, in punizione per colpe che non ha commesso. Così, la sera di Natale, quando tutti sono ormai ripartiti, mamma Tansy decide che l’anno successivo bisognerà cambiare il luogo dei festeggiamenti e fare come la zia Lucy e lo zio Todd che hanno mandato una cartolina di auguri dalle Seychelles.
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La nostra recensione
Tra le più famose scrittrici inglesi viventi, Anne Fine ha pubblicato tantissimi libri per bambini e ragazzi, ottenendo riconoscimenti dalla critica e dal pubblico. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e le sue storie sono state adattate per il cinema e la televisione, come nel caso del famosissimo “Mrs. Doubtfire” con Robin Williams.
“Più si è, meglio è” è un libro che smitizza il Natale e che consola tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno pensato: “Meno male che Natale viene una volta sola all’anno!”
Età di lettura: da 10 anni.