Come creare uno storytelling efficace?

storytelling efficace crea testi avvincenti per il tuo pubblico

Hai mai pensato di vestire la tua azienda di preziosi contenuti narrativi? Fare uno storytelling efficace significa creare testi avvincenti per il tuo pubblico.

Parti dal presupposto che non tutto il tuo target già ti conosca e non gli basti soffermarsi sui tuoi prodotti. Probabilmente il nuovo utente aprirà il tuo sito web e cercherà di andare più a fondo. La non inflazionatissima pagina del Chi Siamo sarà decisiva per dargli un’ impressione su di te e di seguito lo saranno le altre, generate sullo stesso stile. 

Immagino concorderai sul fatto che descrivere il tuo brand con un semplice “siamo leader in… “ oppure “la nostra azienda nasce nel…” sia piuttosto banale. Attraverso uno storytelling efficace puoi, invece, proporre il tuo marchio toccando le corde più intime della sensibilità del lettore.

Non immaginare la classica storia con un inizio e un happy end, ma piuttosto un racconto emozionale del percorso fatto dal tuo brand. Naturalmente, prima di dedicarti allo storytelling, devi conoscere bene il target di riferimento e sapere come sfiorare la sua emotività. Per rendere il tuo messaggio più efficace puoi avvalerti di diversi strumenti:

  • pagine del sito;
  • articoli di blog;
  • video;
  • immagini;
  • social;
  • email marketing.
Puoi usarne solo alcuni oppure tutti. La pluralità di canali attraverso cui diffondere il tuo storytelling è un’opportunità per abbracciare un audience più ampia e, anche se il concetto che vuoi trasmettere è lo stesso, dovrai comunicarlo col linguaggio adatto a ciascuno strumento.

Al grande vantaggio di raggiungere in modo efficace il tuo utente ideale, lo storytelling porta anche ottimi frutti all’interno dell’azienda stessa. Durante la sua fase creativa si affina l’analisi sull’attività, si riesce a migliorare la comunicazione coi propri interlocutori e la modalità in cui ti proponi sul mercato. Oltre, quindi, a potenziare la percezione del brand dall’esterno, lo storytelling rivela un forte potere motivazionale all’interno dell’impresa, generando consapevolezza e passione.

Storytelling: come costruire una narrazione epica

Quanto lo storytelling si avvicina alla narrativa? Direi che le appartiene, ma ancor di più si manifesta come una vera e propria narrazione epica in cui i valori sono esaltati per celebrare, in questo caso, non l’eroe ma il brand. 

Sappiamo bene che a volte determinate qualità vengono enfatizzate attraverso messaggi dal forte impatto emozionale, ma questo crea un tale coinvolgimento dell’utente che egli stesso vuole vivere e di cui si compiace, proprio come se fosse assorto nella lettura di un romanzo.

  • Proprio come un poema epico, al centro non sta esclusivamente la storia, ma i personaggi e primo fra tutti il protagonista. Il marchio è il valoroso che affronta sfide da cui esce vincitore. 
  • Uno storytelling completo si compone di molti elementi, come testi, video e immagini. Dei primi fanno parte anche sintetiche definizioni destinate ad identificare il prodotto e non ci è difficile riconoscere in esse una serie di caratteristiche che proprio alla narrazione epica appartengono: epiteti, metafore, formule fisse e ricorrenti, personificazioni, ovvero tutti quei micro-testi che vanno ad arricchire l’immagine del brand. 
  • La similitudine più evidente tra i due generi è infine, non meno importante, lo scopo stesso per cui sono nati: entrambi hanno la funzione di mezzo di comunicazione ed espressione. Oggi più di allora il digitale ne potenzia le capacità e l’efficacia, così il tuo storytelling può attraversare latitudini e longitudini toccando le corde più intime dei tuoi utenti.

Storytelling: lo schema del personaggio

Ormai ci è chiaro che lo storytelling aziendale si avvale di tutti gli elementi di cui è costituito un intreccio narrativo: plot e schema dei personaggi.

Lo storytelling si muove in un’ambientazione studiata ad hoc in un arco temporale definito, all’interno del quale sono inseriti i personaggi, coloro che animano il set e che esprimo, proclamano, trasmettono il messaggio del brand. La comunicazione avviene attraverso i sentimenti suscitati dalla scena, ma soprattutto attraverso le azioni subite e compiute dai personaggi. Esse fanno in modo che la descrizione si trasformi in narrazione.

I personaggi seguono uno schema archetipico, in cui il pubblico può identificarsi, avvicinandosi a tal punto da condividerne il pensiero fino a farsi sostenitore delle idee stesse trasmesse. É questo il passaggio che segna la sua trasformazione da spettatore a cliente.

Lo storytelling nasconde quindi una mirata operazione di marketing attraverso cui il personaggio si fa portatore di emozioni e sensazioni che stimolano l’immaginazione dell’utente. Che lo commuova o lo diverta è una decisione che spetta a te, ma l’importante è che generi empatia.

Prova tu stesso a fare il tuo storytelling.

Innanzitutto devi conoscere bene il tuo target e cosa gli piace.

Racconta la tua storia o progetto o prossima meta attraverso una causa che lui sosterrebbe e inducilo a farlo.

Scegli i personaggi e caricali di potenza emotiva.

Testa i tuoi risultati e sii pronto a modificare la tua storia anche nel dettaglio, se necessario, fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Storytelling: l’eroe, l’antieroe, l’antagonista

Eroe, antieroe e antagonista animano lo storytelling aziendale, proprio come i personaggi di un romanzo ben riuscito. 

Da sempre gli uomini amano le storie e i racconti e questo retaggio infantile ci accompagna per tutta la vita. Amiamo riconoscerci nelle vesti di figure immaginarie alle quali affidiamo il nostro stato d’animo e ci impossessiamo del loro, traendone spunto, coraggio e liberando tutte le emozioni alle quali a volte fatichiamo a dare un nome.

Per questo il momento dell’immedesimazione avviene attraverso personaggi, dei quali non tanto l’identità quanto le azioni sono importanti. Da ciò si delineano tre elementi sempre presenti:

  • l’ eroe, che raggiunge il suo obiettivo dopo il superamento di una serie di ostacoli;
  • l’ antieroe o antagonista che lotta contro l’eroe;
  • il premio che, oltre ad essere il traguardo, spesso rappresenta le peripezie stesse che il protagonista deve compiere per raggiungerlo.

Attorno ad essi si muovono anche personaggi secondari funzionali allo svolgimento dell’azione e comparse destinate a caratterizzare l’ambiente in cui si svolge la scena.

Eroe e antieroe o antagonista devono avere caratteristiche fisiche, sociali, ideologiche e psicologiche che ne definiscono i tratti per renderli umani e nei quali chiunque, o almeno il target prescelto, possa riconoscersi. Essi si muovono in un set scenico (video e immagini) o ambientazione (narrazione) in cui, partendo da una situazione di difficoltà e scontrandosi l’uno contro l’altro, concludono il loro percorso con il trionfo del primo e l’affermazione della felicità.

Così lo storytelling si rivela uno strumento molto più che efficace, ma addirittura coinvolgente, per condurre il lettore o spettatore nella direzione dell’azienda o del prodotto, che assume la connotazione della gratificazione.