Come perdonare un tradimento
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Nella relazione di coppia il tradimento è un gesto forte, dirompente. Come reagire e come perdonare un tradimento.
Dipende dalla coppia e dipende dal significato del tradimento. E dal fatto che siate o meno intenzionati/e a perdonare.
Si dice anche infedeltà, e quando ci si sposa, o anche no, il simbolo dell’unione è la fede nuziale. Quindi tradimento evoca fedeltà, fiducia, che è stata disattesa. Sia con un gesto, un comportamento, o con un desiderio inespresso, molto semplice adesso che si vive onlife.
Si potrebbe definire il tradimento come la rottura del patto di fiducia nella coppia, la maggior parte delle volte dato per scontato, perché si fa così. Cosa succederebbe se se ne parlasse apertamente in una relazione?
A parte il famoso tradimento di Giuda, che si racconta fece finta di niente davanti alla premonizione di Gesù di essere rinnegato e dunque tradito, per il resto usare il termine tradimento significa avere rapporti intimi con una persona diversa dal/la partner stabile. Fino a non molto tempo fa, per i maschi italiani era anche un motivo plausibile (!) per perpetrare un omicidio, in difesa del proprio onore di uomo. E tuttora in alcune culture le donne fedifraghe, brutto termine, vengono lapidate pubblicamente.
È chiaro che il tradimento ha connotazioni differenti a seconda del genere, e solo maschile/femminile, ma è una cultura che esercita la sua influenza in ogni identità di genere.
In alcuni contesti sembra che il tradimento sia legato al possesso, ma solo se si appartiene al genere maschile. E solo se al genere maschile visto dalla prospettiva culturale per cui un maschio non può gestire il proprio desiderio sessuale.
Il punto di vista che approfondisco in questo articolo è quello della crescita, della maturazione come coppia e come persone in una relazione che vuole essere profonda e rispettosa.
Perché succede
Si dice che le cause del tradimento siano da ricercare nella coppia, ma dissento da questo punto di vista se diventa rigido. Cosa voglio dire e perché succede?
Dico che se si guarda la motivazione all’infedeltà da questa prospettiva, accade spesso che la persona tradita si senta responsabile tanto quanto o forse di più della persona che ha tradito. Più che nella coppia, le cause del tradimento sono da ricercare nell’impostazione della relazione; questa sì che dipende dai/le due partners, ma non necessariamente dalle ipotetiche manchevolezze del/la partner.
Spesso il perché succede è da ricercare nella relazione: se non ha scambi reciproci e non ha un dialogo profondo, o non vive un’intimità complice, è facile che inconsapevolmente si possa indicare il/a partner come responsabile di questo, cercando di conseguenza in una persona diversa quella parte che manca.
La necessità di soddisfare all’esterno della coppia dei bisogni personali indica che la relazione ha un equilibrio traballante. Come scrivevo in altri articoli, durante le diverse fasi che una coppia attraversa per far crescere la relazione, succede spesso che dopo l’innamoramento perduri la fase della disillusione senza che i/le due componenti ne parlino apertamente. Aggiungo, nè con se stessi/e nè col/la compagno/a.
Perché succede?
- la relazione stessa e la sua impostazione;
- mancanza di dialogo profondo;
- immaturità di uno o di ambedue i partners;
- estrema facilità di trovare occasioni online;
- vergogna dei propri desideri fisici;
- cambiamenti naturali sottovalutati.
Negli anni sono state fatte molte ricerche su questo argomento, suddividendo i partecipanti in maschi e femmine, che hanno portato a differenti motivazioni a seconda del genere.
Per le donne:
- assenza di romanticismo nella coppia;
- sentirsi trascurate dal/la partner;
- bisogno di sentirsi vive.
Per gli uomini:
- scarsa quantità dei rapporti con la propria compagna;
- ricerca di esperienze fisiche diverse;
- ripetitività nei rapporti.
Come si vede, secondo queste ricerche, le donne non cercano di soddisfare un desiderio fisico, anche se questa situazione sta cambiando e molte donne cercano dei rapporti occasionali soddisfacenti. Mentre per gli uomini sembra sia data dalla scarsa frequenza dei rapporti intimi. Tutto ciò in un’ottica di rapporti fra donne e uomini; sarebbe interessante avere ricerche sulle relazione di genere differenti, sia omo che non conformi.
In pratica, sembra che le motivazioni citate siano il ricalco esatto su carta carbone delle differenze di genere riguardo ai ruoli sociali maschili e femminili.
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Come comportarsi
Le conseguenze di un tradimento sono devastanti. Per chi lo subisce e spesso ne viene a conoscenza in modi casuali e non dalla persona interessata. Si hanno più informazioni su come si sta da persona tradita che non da “traditore”. Non è semplice capire come comportarsi.
E non solo non si sa come comportarsi, c’è una certa imprevedibilità da considerare. Bisogna esserci per capire cosa scatena dentro la scoperta di un tradimento da parte del/la partner. Le statistiche indicano che succede assai più di quanto si pensi, e riguarda sia uomini che donne. Le ricerche inoltre sottolineano come l’innamoramento di un’altra persona sia uno dei fattori non la maggiore motivazione del tradimento.
Abbiamo visto nel paragrafo precedente i motivi di un’infedeltà, senza specificare che la scoperta stessa rappresenta un trauma: non solo il gesto come mancanza di rispetto sia verso l’altra persona sia verso la relazione stessa, come si viene a sapere è già una ferita profonda per la persona che lo subisce.
Perciò la persona tradita ha un grosso trauma da vivere e da elaborare poi, molto sottovalutato, ma che dagli esperti è stato paragonato a ogni altra esperienza traumatica. La persona tradita ha un proprio trauma personale da lavorare in aggiunta alle problematiche che insorgono nella relazione di coppia.
Dal punto di vista della relazione i comportamenti che insorgono sono:
- mancanza di fiducia;
- clima di sospetto;
- inizio del controllo;
- rancore verso chi ha tradito;
- ripicche, vendette;
- allontanamento;
- chiusura reciproca;
- negazione dell’accaduto, che lavora in sottofondo;
- dinamiche di potere squilibrate.
Dal punto di vista individuale della persona tradita, si possono innescare queste reazioni:
- delusione;
- rabbia;
- disperazione, che può innescare una reazione depressiva;
- senso di impotenza;
- scarso livello di autostima;
- vergogna;
- alta autocritica;
- insonnia;
- pensieri ricorrenti continuati all’evento;
- paura, ansia;
- disturbi fisici come mal di testa, mal di stomaco.
Dalla prospettiva della persona che ha tradito, a seconda se sia un fatto unico o una persona che agisce ripetutamente per superficialità e auto-centratura:
- senso di colpa;
- vergogna;
- desiderio di riparare;
- insonnia;
- pensieri ricorrenti;
- sottovalutazione dell’evento;
- svilimento delle reazioni del/la partner;
- tentativi di minimizzare la portata.
Come vedete già da questi brevi schemi, capire come comportarsi è complesso. Parte dal modo in cui si viene a sapere, fino al modo in cui accade e di come si vive, sia come individui sia come coppia. È un gesto che rompe lo schema, talvolta ha questo scopo insito e in modo inconsapevole. Tanto che sembra quasi che il/a traditore si faccia sgamare apposta.
Certo è che sapere come comportarsi nel vivere un tradimento necessita di grande rispetto verso se stessi/e e, se considerate che ne valga la pena, verso la relazione.
Consigli per superarlo
Parto dal pensiero che dare suggerimenti su come perdonare un tradimento nella coppia sia complesso e necessita di un ascolto attento della situazione reale, però ci sono alcuni consigli per superarlo che possono essere utili.
Prima di tutto occorre che ci si ascolti e si sia onesti con se stessi/e se sia possibile o meno superare questo evento, e se si sia interessati o meno. Comincio da questa riflessione, ponendo delle domande che sarebbero necessarie per scegliere in sintonia col proprio sentire profondo, valide sia per la persona che lo subisce sia per chi lo agisce.
- Non ascoltare altre persone, nel senso che possono confondere;
- rimanere centrati/e su se stessi/e;
- chiedetevi come state nella relazione, al di là di questo fatto così impattante;
- prendetevi il tempo che vi serve, è un trauma, può esserlo anche per chi tradisce;
- non sentitevi costretti a una reazione particolare, lo state vivendo voi, non è un romanzo;
- date spazio a ciò che sentite realmente, se siete furibondi/e, lo siete, negarlo farà del male a voi e a tutte le persone coinvolte, figli compresi;
- non dovete dimostrare niente a nessuno.
Ho parlato di domande, ma non ne trovate nell’elenco: la domanda principale è proprio cercare di rispondere a come ci si sente, senza parafrasi o lavaggi di pensieri e parole. Lucidi di fronte a un fatto grave che può far crescere ma anche bloccare sentendosi ingabbiati lì, senza sapere come uscirne.
La riflessione di base riguarda la relazione: come vivevate la relazione di coppia prima di questa scoperta? A seconda della risposta, scegliete se e come perdonare un tradimento.
Cercate di essere chiari, senza giri di parole. Se stavate già male nella coppia, sarebbe opportuno capirne i motivi, solo dopo interrogarsi se si vuole o meno continuare. Se invece, sentite che la relazione è positiva e il tradimento può essere un’opportunità, serve rimboccarsi le maniche, da parte di tutti/e e due.
Un consiglio per superare un momento così complesso è: parlarne.
Come parlarne è un altro discorso.
Prima di poterne parlare, occorre lasciar trascorrere il tempo giusto per sé, in modo che il dialogo sia uno scambio e non una recriminazione costante. Quando sentirete di essere pronti/e a voler capire, allora si può iniziare a condividere ciò che si è sentito e si sente. E questo vale per tutti/e e due i/le partners; non è per forza che la persona che ha tradito l’abbia fatto con superficialità, si può stare male proprio perché ci si è comportati/e in modo incomprensibile anche per se stessi/e.
Una volta stabilito che più o meno tutti/e e due volete provare a parlarne, il ritrovarsi per parlarne dovrebbe basarsi sull’onestà, con fatica, riuscire a dire come ci si sentiva e che è probabile non fosse così evidente prima di questa bomba sganciata.
Alcuni fattori sono fondamentali, e li vediamo a fondo nei paragrafi successivi.
Comprensione
Comprensione. Una parola affascinante, che evoca notti di caffé e parole scelte con cura.
Dal dizionario Treccani online: “Più spesso, il comprendere l’animo e i sentimenti di una persona, rendendosi conto delle circostanze e dei motivi delle sue azioni, e provando insieme un senso di indulgenza”
Nella parola stessa è insito il significato di capire cosa ha mosso una persona a comportarsi in un certo modo, “provando insieme un senso di indulgenza”. Indulgenza: ” Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere a severità):”.
Comprendere l’altro/a con l’intento di capire a fondo, in modo da poter perdonare.
Ci siamo. Comprensione è il termine giusto per muoversi dall’immobilità che un tradimento suscita come reazione, per il troppo dolore o anche per rabbia.
Dopo aver attraversato le fasi precedenti, nel momento in cui si decide di mostrare all’altro/a il proprio dolore, si può parlare di se stessi/e in modo profondo, condividendo con il/a partner i dubbi, le perplessità, i fastidi provati nel rapporto sia in seguito al tradimento, sia prima del momento forte.
Nel desiderio di comprendere c’è espresso l’amore per la persona e l’importanza che ha per voi la relazione: un atteggiamento che va rispettato e di cui essere grati. Non è detto che ci si possa riuscire, talvolta il dolore mette radici profonde e non è ancora del tutto elaborato, ma ci si sta impegnando e provando. Se questo atteggiamento viene condiviso, pur nella difficoltà, la coppia si trova a vivere un momento di intimità profonda e di crescita, che creano complicità, nonostante la sofferenza.
Comprensione implica il mangiarsi la lingua quando si vorrebbero fare battute, magari le farete e ne riderete insieme, dipende dal momento; ma se diventa un modo per rivangare e recriminare, e se ci tenete, contate fino a 1297, così passa l’attimo!
E vuole anche dire, evitare di cadere nella trappola del controllo. È chiaro che ci sarà sfiducia o incertezza, e di questo la persona che ha tradito dovrebbe essere cosciente, non passa in un baleno, solo perché si vuole ricostruire la coppia, occorre tempo.
Definisco la comprensione come apertura: apertura al mondo dell’altro/a e al proprio, al mondo vero, reale, quello che si vive sul proprio cuore sanguinante.
Ascolto
Per comprendere occorre ascoltare.
Ascoltare è essere curiosi/e verso la persona, voler capire le motivazioni, guardare il suo mondo con i suoi occhi e non con i propri.
L’ascolto appartiene al silenzio. Mentre l’altro/a parla il silenzio esprime rispetto verso ciò che sta esprimendo. Il silenzio dell’ascolto è lo spazio in cui le due persone si possono incontrare in modo nuovo, perché adesso è diverso da prima. Inutile girarci attorno. Si potrà costruire un’altra coppia, più coesa e più complice, ma fa male e non sarà più come era prima. Non mentire a se stessi/e è la condizione di partenza per ascoltare l’altro/a nella sua interezza, anche quando non si vorrebbe sentire ciò che si ascolta.
Un ascoltatore attento fa domande, interroga su quelle parti del discorso che sfuggono, o che non si percepiscono chiare.
Ascoltare le motivazioni per cui ci si è sentiti/e spinti/e verso un’altra persona è un ascolto coraggioso.
Sì, chi ascolta il perché è stato/a tradito/a ha coraggio. Come ha coraggio chi racconta cosa è accaduto tanto da essere spinto/a a comportarsi in quel modo.
Il che non significa che l’espressione dei propri sentimenti o delle sensazioni diventi un racconto pornografico.
Magari si avrebbe voglia di ascoltare i dettagli, giusto per diventare un toro nell’arena, ma a che servirebbe? Di fisso a stare male, che non è il fine dello scambio che sta avvenendo. Scambio che è un dono, delicato, fragile, avvolto nella carta riso di sfumature chiare, in modo da non incendiare gli animi già così feriti.
Ascoltare è un gioco di equilibrio fra desiderio di conoscere le motivazioni e non oltrepassare la linea di confine fra ciò che appartiene al rispetto e ciò che appartiene al rancore, alla voglia di farsi del male facendone all’altro/a.
Quando ascoltate o raccontate cosa vi ha spinto verso un’altra persona, che sia in un rapporto intimo o in una chat online, con messaggi ambigui e doppi significati, non cercate i dettagli del piacere, o altro, che sembrano importanti al momento, ma che non sbloccano la situazione. Occorre stare nel tema del dialogo: capire cosa della relazione non funzionava o faceva soffrire, tanto da pensare che una terza persona potesse risolvere il problema.
E soprattutto, la persona in questione, non è il capro espiatorio di ciò che è accaduto.
Ognuno ha le proprie responsabilità.
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Ammissione delle responsabilità
Ammettere le proprie responsabilità.
Suona bene, fa tanto adulti/e, ma farlo è un paio di maniche diverse.
Guardiamo cosa significa ammettere le proprie responsabilità in una relazione di coppia nella strategia di come perdonare un tradimento.
Vuol dire che dopo aver ascoltato il/a partner esprimere ciò che ha vissuto, si fa chiaro quel momento in cui si è stati/zitti/e ma si percepiva qualcosa. Significa che vediamo la parte di sé che ha deciso di non parlare di quello che sentiva; per motivi più che plausibili certo, ma anche per comodità o perché si stava già affrontando altro e non si avevano le energie sufficienti.
L’ammissione di aver fatto la propria parte affinché tutto andasse nel modo in cui è andato, che la relazione era impostata in una data modalità, che in quel momento andava bene a tutti/e e due, questo è ammettere le proprie responsabilità.
Sottolineo che non è assumersi colpe inesistenti o fustigarsi, sentendosi uno schifo e svalorizzandosi, bensì è vedere che se la relazione funzionava come si è vissuta era pratico per entrambi. Ed è quella la responsabilità, che appartiene ai due componenti, che insieme l’hanno resa come era, nonostante si percepisse un disagio o sensazioni non riconosciute.
È chiaro che si parla di una relazione di coppia che vuole superare un tradimento, non si sta parlando di un rapporto dove una persona si sente libera di frequentare altre persone all’insaputa del/la partner maltrattandola/o.
Assumere le proprie responsabilità ha a che vedere con l’accogliere i propri bisogni, le proprie necessità e le parti che sono faticose già per se stessi/e. Significa accettare di essere la persona che si è, e si accetta l’altra.
Accettazione
Accettazione.
Accettare il tradimento come espressione di un problema, ormai avvenuto e che appartiene al già vissuto, e che riguarda ambedue le persone nella relazione. Accettare di aver attraversato un dolore forte, e di avere bisogno di esprimerlo, per poi nel tempo curare la ferita.
Non vuole dire affatto minimizzare o svalorizzare la sofferenza del/la partner, che sarebbe un atteggiamento di grave mancanza di rispetto.
L’accettazione di ciò che è accaduto e che coinvolge la coppia, anche se in modi diversi, è la prospettiva di chi non nega l’evento forte, e allo stesso tempo non si sente bloccato/a nel continuo rivivere l’emozione provata in un refrain interno. Accettare e andare avanti, lasciando il passato al proprio posto, senza tornarci di continuo.
È vero: se mi state dicendo che richiede coraggio, sono d’accordo con voi. L’accettazione del dolore di essere stati/e traditi/e e di avere tradito il/a partner richiede coraggio, non è per tutti/e.
Ha che vedere col riconoscere in se stessi/e la possibilità di poter tradire a propria volta, ha a che vedere con accettare la propria umanità donando all’altro/a la sua. Ed è questa accettazione che diventa il cemento di una relazione che non teme di guardarsi e crescere, insieme, con il tempo individuale necessario.
Accettare è essere umili nel riconoscere in se stessi/e la possibilità di sbagliare, e soffrendo per aver sbagliato. Indica anche che le due persone hanno percorso le fasi che portano all’essere autentici/he senza affidare il proprio valore all’altro/a.
Ma cosa succede se le due persone desiderano ri/costruire la coppia ma non sanno come fare e non riescono?
Terapia di coppia
Una buona terapia di coppia può essere la soluzione consona per il periodo faticoso che due persone vivono nel rapporto dopo un tradimento.
Nei momenti di difficoltà persistenti, pensare di chiedere aiuto può essere una strada da percorrere. Occorre però che le due persone siano concordi, anche se in misura diversa. Costringere il/a partner può essere utile nella fase iniziale, ma se essere una costrizione continua, è il caso di riparlarne. E non esiste soltanto la terapia di coppia, nella strategia di come perdonare un tradimento, c’è il counselling di coppia che può essere adatto in quella specifica circostanza.
Ma, quando è il momento di chiedere aiuto a un professionista della relazione di coppia?
- vi sentite a un punto fermo;
- continuate a rivangare;
- ogni occasione è buona per sottolineare il tradimento;
- le giornate sono faticose e dolorose;
- sembra che non ci sia stato altro che quel fatto e non ci si smuove;
- una sofferenza evidente in uno dei/le due partners.
Se le giornate sono scandite dai litigi, che portano sempre lì, e il tradimento diventa un chiodo fisso, nonostane tutti/e due ne stiate soffrendo, è evidente che occorre uno sguardo altro, che vi faccia trovare la leva per proseguire. Soprattutto, che gli incontri con il/a professionista siano il pungolo per un cambio di prospettiva sulla coppia e sulla positività che si vive nella relazione, seppure acciaccata.
Vi ricordo che incontrare un professionista come coppia significa che si lavora sulla relazione e non sul/la singolo/a. Può sembrare inutile ribadirlo, ma l’esperienza avuta mi fa ripetere questa evidenza. E non ci si va per trovare colpe o per sentirsi supportati/e come persona nell’accusare l’altro/a.
Se queste sono le vostre aspettative, mi sa che il lavoro necessario è di altro tipo e più personale, ed è meglio chiarirsi le idee prima di affrontare un percorso simile.
Agli incontri di coppia ci si va, o ci si trova online, perché sentite che vale la pena impegnarvi nella vostra relazione e per trovare i punti di forza che sussistono tuttora; si chiede aiuto perché si crede nella relazione con quella persona.
Potreste anche scoprire che davvero non funzionerebbe più, ma la scoperta viene elaborata e vissuta insieme, in modo maturo e rispettoso verso l’altro/a.
Si inizia una terapia di coppia per imparare come perdonare un tradimento.
Perdono
Dal dizionario online Treccani: “Non tenere in considerazione il male ricevuto da altri, rinunciando a propositi di vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando in sé ogni risentimento verso l’autore dell’offesa o del danno;”.
Il perdono è un atto di coraggio.
Il perdono è una scelta.
Perdonare non è sinonimo di dimenticare. In particolare, nel caso di un tradimento, voler perdonare non cancella la memoria di ciò che è accaduto. Occorrerà che trascorra del tempo, il ricordo rimarrà, ma sarà vissuto in modo diverso.
Perdonare è una scelta:
- personale;
- intima;
- profonda;
- onesta.
E ha due strade parallele: le strade che seguono i due partners. È vero che è la persona che ha subito che può scegliere o meno di perdonare, ma è altrettanto vero che anche la persona che ha tradito ha bisogno di perdonare se stessa, ognuno nel tempo che serve, ma insieme.
Non si è obbligati/e a perdonare, lo si fa solo se si sente di non voler perdere quella persona, e di aver compreso le ragioni che hanno portato la coppia a confrontarsi in questo modo destabilizzante e scioccante.
Il perdono appartiene alla crescita della coppia che attraversa una tempesta di rara potenza, e il tradimento diventa un’opportunità, non è più un fallimento. Accade solo nel momento in cui nella coppia c’è una comunicazione autentica, dolorosa ma necessaria.
Il perdono si impara e fa fare i conti con se stessi/e, passando attraverso la cruna della fiducia. Perché è indubbio che la fiducia è stata scossa alle fondamenta, ed è da lì che occorre ripartire.
Il rispetto del dolore dell’altro/a è la chiave di svolta di come ritrovare la fiducia dopo un tradimento. Con la comprensione e la volontà di essere trasparenti senza sforare nel controllo, che diventerebbe una storia diversa.
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