Attrazione sessuale: da cosa nasce?
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Attrazione sessuale: da cosa nasce? In queste riflessioni, osserviamo il fenomeno che tanto piacere e struggimento ci dona nella vita.
Dall’adolescenza in poi, ci si sente attratti da alcune persone: non so se avete mai riflettuto su quanto vi accade o se per caso avete osservato che le persone che ritenete attraenti hanno caratteristiche simili.
Alcunə di noi si sentiranno affascinanti, altrə magari meno, ma è probabile che molte persone condividano il pensiero che la capacità di sedurre sia innata, come un talento fra i tanti che si possono avere.
Come già affrontato in un articolo precedente, l’autostima erotica è anch’essa una capacità che va allenata, se interessa allenarla, per sentirsi meglio con se stessə vivendo in modo più soddisfacente la propria sessualità.
Altre persone penseranno che dipende dall’aspetto fisico, nel senso che questo possa soddisfare i criteri di bellezza apparentemente condivisi.
Nella pratica, cioè nella vita di ogni giorno, tutto quanto detto sopra può influenzare in qualche modo ciò che rende una persona fisicamente attraente, ma l’attrazione sessuale da cosa nasce risulta essere molto più vicina alla nostra parte animale, che non a quella che pensiamo evoluta.
Sorpresə?
Immagino, è una bella botta alla nostra autostima umana!
Come si manifesta l’attrazione sessuale?
Immagino che ognuno di voi sia consapevole di cosa lə attiri in una persona in modo tale che scatti il desiderio sessuale.
Ci si può raccontare che sono le mani, come si muovono o per come sono fatte. Oppure per tutto un insieme di particolari che rendono speciale una determinata persona in un dato periodo di tempo: ma come si manifesta l’attrazione sessuale?
Cosa fa appicciare quella scintilla che infiamma i sensi?
Ci sono alcuni elementi che costituiscono la ricetta perfetta dell’attrazione fisica:
- conformazione del viso;
- capelli;
- odore della pelle.
Anche se non ci rende conto, facciamo una scansione immediata di ogni persona, e in una manciata di secondi, inconsapevolmente, sappiamo già se una persona ci piace o meno. E non dipende affatto da considerazioni etiche, bensì da reazioni innate che ci arrivano dal nostro cervello antico: la nostra parte animale, programmata per la continuazione della specie.
Ri-sottolineo che si sta parlando dell’attrazione sessuale, da cosa nasce; non si sta parlando di una relazione che è un qualcosa che può esserci o meno, magari dopo, o forse nemmeno. In questo articolo parlo da cosa nasce il sentirsi attratti fisicamente verso un’altra persona, che non ha nulla a che vedere con le considerazioni che possono, o anche no, essere fatte in contemporanea o a posteriori.
Il nostro corpo ci racconta di noi stessi: ascoltandolo, dando spazio al sentire, agli odori che ci attraggono, alle forme che ispirano e calamitano, ai movimenti che ci incantano, possiamo fare spazio al nostro desiderio. Non è dal desiderio che nascono i problemi, semmai è dal negarlo e nasconderlo, che la vita diventa faticosa e senza gioia. Sfatando il mito che si desidera solo una persona: le persone che ci attraggono sono molte di più, sta in noi scegliere cosa farne del nostro desiderio.
Inconsapevolmente, siamo attratti dai visi simmetrici. Tanto che questa caratteristica fisica rappresenta l’apoteosi della bellezza. Mentre il colore degli occhi non viene descritto come una caratteristica di attrazione; curiosamente, sembra che l’anello intorno alla nostra iride oculare, per l’esattezza anello limbare, sia affascinante, secondo l’intensità del colore.
I capelli rappresentano una caratteristica molto apprezzata. Noi donne, in particolare, oscilliamo fra due opposti. Secondo le ricerche effettuate, sembra che troviamo molto attraente una chioma folta e lucente, da una parte. Allo stesso tempo, una bella testa pelata sembra essere seducente. In virtù del fatto che la calvizie è strettamente proporzionale alla percentuale di testosterone presente. Da altri studi, infatti, risulta che sia proprio questo ormone che scateni l’attrazione sessuale.
L’odore è il terzo componente che scatena il fuoco. La gradevolezza dell’odore della pelle di una persona affascina e intriga, attraendoci. Di contro, un odore sgradevole, ci allontana dalla persona che lo emana.
Sono tutte caratteristiche di carne e sangue che attraggono i nostri sensi, facendoci assaporare e godere della nostra appartenenza alla Terra e ai giorni.
Differenza tra generi
C’è differenza fra i generi riguardo all’attrazione sessuale e da dove nasce?
Le differenze sono fra uomini e donne, come generi dedicati alla sopravvivenza della specie, perché è da dove nasce biologicamente il desiderio che ci spinge verso un’altra persona.
Si è notato che in specifi giorni del mese, una donna diventa molto più intrigante per gli uomini eterosessuali, ed è il periodo dell’ovulazione, che fa innalzare il livello di testosterone oltre il 100%. Le donne, infatti, in questo periodo, emanano un mix di odori dolci e piacevoli, che diventano potenti fattori di attrazione, per i maschi.
Da una prospettiva femminile, un uomo diventa attraente se ha un’altezza congrua e dei buoni muscoli. Caratteristiche che rappresentavano per le nostre ave una certezza di sopravvivenza per la famiglia. Questa peculiarità rimane invariata anche oggi. Infatti, le donne si sentono attratte da uomini robusti e forti che le fanno sentire sicure e protette.
Queste caratteristiche sono dovute alla biologia e alla biochimica, e sono dovute alla natura del sesso biologico della nascita. Che può essere diverso da come poi si percepisce la nostra identità di genere, che avviene in un secondo momento, dal nostro orientamento sessuale e dal ruolo di genere. Per approfondire, ti invio a questo articolo:
Il fatto che ci piacciano uomini o donne è la conseguenza del nostro orientamento sessuale, che spesso non ha nulla a che vedere con il sesso biologico, l’identità e il ruolo di genere. E che può generare confusione e sofferenza nelle persone che lo percepiscono e non possono viverlo in modo consapevole e positivo.
L’orientamento sessuale ci fa sentire attrazione verso un’altra persona, e può rivelarsi sotto varie forme:
- eterosessuale;
- omosessuale;
- bisessuale;
- pansessuale;
- asessuale.
Ha a che fare con il modo di mettersi in relazione con gli altri e percepire un’attrazione sia sessuale che romantica verso persone di uno o più generi, oppure non percepirla affatto.
Durante il periodo della pubertà si scopre il desiderio sessuale, indirizzato verso un genere, ma non è detto che per tutta la vita si debba per forza sentire lo stesso desiderio verso quel genere sessuale di persone. Non esiste soltanto il piacere fra uomo e donna, esitono molte sfumature che si possono presentare in varie fasi della vita.
Le varie declinazioni del desiderio sessuale dovuti all’orientamento sono state studiate dal biologo e sessuologo americano Alfred Kinsey. Il suo studio, condotto alla fine degli anni Quaranta, non ieri, evidenziava un criterio graduale all’interno dei possibili orientamenti sessuali che ha organizzato in una scala, detta appunto scala Kinsey.
Kinsey ha delineato 7 livelli, partendo dallo zero, indicante un orientamento di tipo eterosessuale, in modo esclusivo. Il sesto livello indica il polo opposto, un orientamento diretto verso lo stesso sesso; nel mezzo, al livello 3, le possibili sfumature esistenti.
La cronaca purtroppo ci dice troppo spesso che siamo lontani dalla consapevolezza di queste sfumature.
Quando l’attrazione fisica si trasforma in amore?
Sono millenni che il genere umano si interroga sul significato dell’amore. Soprattutto si dibatte nel capire: quando l’attrazione fisica si trasforma in amore?
Ognuno di noi ha una o più risposte, secondo le età e il tempo, per definire quali sono le caratteristiche dell’amore per se stessə.
Questo passaggio da una prima fase ad un’altra sembra essere una modalità costante, ma non è che tutte le volte che si è attrattə da qualcuno poi questa attrazione diventi un sentimento d’amore.
Può essere che sia semplicemente, e beatamente, desiderio oppure può essere che non si senta il desiderio sessuale come base per una relazione amorosa, ma si desideri la compagnia, l’avere vicina quella persona speciale.
Durante il periodo dell’attrazione, della passione fisica, la persona diventa il centro del mondo, attorno alla quale si concentrano pensieri, desideri, attenzioni, cura.
Il fattore determinante è la consapevolezza di quello che si sta vivendo, e viverlo in modo pieno.
Spesso, al contrario, accade che si percepisca il periodo del desiderio sessuale come un prologo obbligatorio verso una relazione d’amore. Ma, attrazione e amore non hanno lo stesso significato e non definiscono la stessa situazione emotiva.
Il desiderio sessuale è attrazione fisica e ha queste caratteristiche:
- lo si sente, in modo personale, in modo molto prepotente;
- non sempre è collegato al piacere di stare con quella persona;
- è una percezione fisica che si può provare verso più persone;
- non per forza deve trasformarsi in ciò che chiamiamo Amore.
La confusione o la commistione fra desiderio e amore è molto vera per le donne; ed è molto sentita in alcuni ambiti religiosi. Mentre per l’uomo, è accaduto l’opposto: il diktat sociale da secoli, o millenni, ha ben definito il confine fra sesso e amore, o meglio, matrimonio. Anche se, amore e matrimonio non sono sinonimi, sono stati associati culturalmente, ma la storia e le nostre storie ci dimostrano essere ben diversi.
E dunque, cos’è l’amore in poche parole e quando l’attrazione fisica si trasforma in amore?
L’amore è un sentimento, cioè un’emozione, che si è trasformata in scelta consapevole. Amare significa prendersi cura della persona, volere la sua felicità, non solo la propria, desiderare il bene di chi per noi rappresenta l’essere amatə.
Il periodo della passione potente è il periodo in cui l’altro viene idealizzatə, è il momento in cui tutto sembra perfetto nella relazione, in cui ogni attimo è una festa celebrata attraverso l’unione dei corpi.
L’altra persona è un essere speciale, quasi non umano.
Poi, nel tempo, l’idillio scende a patti con l’essere persone reali, concrete, con atteggiamenti e comportamenti che non si capiscono, che non si condividono, che non si apprezzano. È il passaggio verso il tempo dell’amore, che richiede:
- impegno;
- cura;
- dedizione;
- attenzione;
- comprensione;
- intimità.
Tutte caratteristiche che implicano il fatto di scegliere quella persona e di impegnarsi nel conoscerla, rispettarla e cercare di capirla, rimanendo se stessə. Se nelle fasi precedenti, una copppia aveva bisogno del proprio spazio, nel momento in cui la relazione si trasforma da bruco in farfalla, si diventa complici e non si teme il mondo esterno, che diventa il luogo per arricchire e far crescere le persone che la compongono.
Per questo motivo diversificare l’attrazione fisica dal sentimento amoroso diventa fondamentale, occorre chiedersi ed essere onestə con se stessə:
- cosa cerco in questa persona?
- cosa voglio da lei/lui/loro?
- quale parte di me voglio scoprire con questa persona?
L’onestà è infatti la base fondante di una relazione forte, ben radicata: occorre prima essere onestə con se stessə, di conseguenza lo si è con l’altrə e solo allora si può scegliere dove andare o dove fermarsi con una persona.