Equipaggiamento in moto per donne
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Perché parlare in modo specifico di equipaggiamento in moto per donne? In cosa si differenzia dal resto? In questo articolo parliamo di abbigliamento tecnico femminile, di attrezzatura utile e di cosa non può mancare nel nostro zaino da viaggio.
Iniziamo col dare qualche numero sullo scenario motociclistico femminile. Ogni anno si registra un costante incremento di donne alla guida delle due ruote sia in Italia che all’estero e le statistiche di ACI e Istat dimostrano che solo in Italia la crescita è stata di oltre il 30% negli ultimi 5 anni e Milano è tra le città in testa a questa classifica.
Sono finiti i tempi in cui la donna in moto era un’eccezione se non addirittura una chimera come succedeva ai tempi di Teresa Wallach e Florence Blenkiron che agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso hanno sconvolto il mondo occidentale intraprendendo un avventuroso viaggio in moto da Londra a Città del Capo.
Certo non tutte aspiriamo a simili imprese ma, seppur ancora in minoranza, sono molte coloro che desiderano avvicinarsi a questo mondo e si appassionano in egual misura al mondo maschile. Oltre agli stereotipi quindi e oltre qualunque previsione, le donne stanno dando un segnale di grande cambiamento rispetto al passato.
Cosa ancora più rimarchevole, si approcciano al motociclismo con una consapevolezza e un’attenzione di tutto rispetto. Si informano, si confrontano e investono molto di più nella loro sicurezza rispetto al pubblico maschile. Sono esigenti in fatto di abbigliamento e molto scrupolose.
Non stupisce quindi che le case produttrici di equipaggiamento e accessori tecnici abbiano iniziato seriamente a pensare alle esigenze specifiche del pubblico femminile in continua espansione. L’offerta del mercato, che fino a qualche tempo fa era piuttosto limitata, sta risentendo positivamente dall’incremento della domanda. Non parliamo quindi solo di “zavorrine”, termine giocosamente usato per indicare le passeggere in moto, ma di pilote, donne alla guida del proprio mezzo a due ruote.
Abbigliamento da moto per donne
Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, l’abbigliamento da moto per donne non si differenzia da quello maschile. In entrambi i casi deve essere scelto in modo da garantire tre cose fondamentali:
- protezione;
- confort;
- visibilità.
Come ampiamente spiegato in un altro articolo, il driver principale nella scelta dell’equipaggiamento motociclistico deve essere la sicurezza in moto.
Ciò che differenzia l’abbigliamento per donne è la cura e l’attenzione a forme, eleganza e stile. Negli ultimi tempi molte aziende hanno iniziato ad ampliare il proprio assortimento con articoli dedicati alle motocicliste, dando loro la possibilità di trovare facilmente prodotti specifici, introducendo accorgimenti e dettagli che permettono un maggior confort.
Si possono trovare ad esempio giacche sciancrate o con zip regolabili adatte a donne con fianchi abbondanti, oppure guanti studiati appositamente per la mano femminile con misure adeguate alla larghezza del palmo o alla lunghezza delle dita o ancora scarpe progettate per l’anatomia del piede della donna in modo da garantire una migliore vestibilità. Sembrano cose scontate, eppure fino a qualche anno fa non era semplice trovare una scelta soddisfacente che venisse incontro alle specifiche esigenze delle motocicliste.
Una delle proposte di abbigliamento da moto per donna che ho maggiormente apprezzato è il pantalone in cotone o di jeans completo di protezioni ai fianchi e alle ginocchia e realizzato con inserti in Kevlar, un materiale la cui caratteristica principale è la resistenza meccanica alla trazione e al calore.
La comoda vestibilità e la possibilità, nella maggior parte dei casi, di rimuovere le protezioni alle ginocchia tramite una zip esterna, lo rende molto versatile e adatto sia ad un uso quotidiano che ad un uso turistico. Personalmente lo uso anche quando vado a lavoro perché tolte le protezioni rigide alle ginocchia, resta un comodo pantalone e, in alcuni casi anche molto “stiloso”.
Ho anche avuto modo di provare degli speciali leggings in materiale certificato per essere resistente allo sfregamento e agli urti e con fibre di Kevlar che ho trovato particolarmente comodi e molto femminili.
Nella scelta dell’intimo, faccio molta attenzione a indossare indumenti che non creino fastidi o costrizioni considerando la postura in sella anche per diverse ore. Ad esempio per il sostegno della parte superiore del corpo indosso capi sportivi con bretelle incrociate in modo da evitare il più possibile ostacoli alla guida.
Sotto i guanti, indossati rigorosamente anche d’estate, meglio non mettere anelli e/o bracciali che possono creare ingombro e inficiare la presa al manubrio oltre che risultare pericolosi in caso di caduta.
Per quanto riguarda le calzature è consigliabile usare sempre scarpe tecniche adatte all’uso del cambio e del freno posteriore, quindi con suola bassa e antiscivolo e rinforzate nella parte anteriore sinistra. La protezione al malleolo è fondamentale per proteggersi dalle distorsioni anche quando si viaggia a velocità moderate e per brevi tratti.
Le donne, si sa, hanno sempre un debole per le scarpe e questo lo hanno capito anche le aziende del settore che ogni anno propongono modelli davvero interessanti dal punto di vista estetico. Ma se proprio volete usare la moto per andare a lavoro o ad una serata con le amiche e non volete rinunciare alla vostra scarpa col tacco preferita, infilatele nello zaino come faccio io e cambiatele all’occorrenza!
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Attrezzatura da viaggio
La giusta attrezzatura da viaggio consente una migliore esperienza di guida specialmente dal punto di vista organizzativo. In moto lo spazio è ridotto e tutto deve essere a portata di mano e facilmente recuperabile. Alcuni accessori diventano necessari per ovviare a piccoli problemi logistici o per semplificarne la gestione.
Eccone alcuni:
- Zaino da moto: molto utile specialmente nei brevi tratti cittadini, è preferibile sceglierlo di un materiale leggero, aerodinamico e impermeabile, e che sia provvisto di chiusura di sicurezza su petto e vita per evitare l’accidentale discesa delle bretelle; è sconsigliato l’uso dello zaino da moto come unico bagaglio in caso di lunghi viaggi perché se pesante affatica la schiena influendo negativamente sulla guida.
- Borsa da serbatoio: attaccata alla moto grazie a un magnete, ha dimensioni ridotte per non ostacolare la vista del cruscotto e allo stesso tempo non generare ingombro alla postura. Alcune dispongono di una tasca di plastica trasparente sulla parte superiore per riporre cartine stradali, navigatori o smartphone in modo che siano facilmente consultabili alla guida.
- Marsupio da gamba: pratico e compatto è molto usato dai motociclisti per riporre effetti personali e documenti, portandoli sempre con sé anche in caso di sosta. Può essere un’alternativa alla borsa da serbatoio ed evita di riempire le tasche interne della giacca così da non creare ingombro.
- Borse da viaggio: indispensabili per il turismo, si possono scegliere laterali fissate alla moto su telai di alluminio, oppure agganciate alla parte posteriore su una staffa come ad esempio i bauletti. In alternativa esistono borse da sella che si agganciano con specifiche cinghie ben fissate al telaio della moto. La scelta dipende dal tipo di moto e dal gusto personale. Si possono scegliere rigide o morbide purché siano waterproof e facilmente sganciabili specie durante viaggi itineranti di più giorni.
- Dispositivi ad alta visibilità: in Italia non sono obbligatori ma in alcuni paesi come la Francia sì. Si tratta di gilet o in alternativa bretelle dotati di finiture retro riflettenti e dai colori fluorescenti che rendono ben visibile il motociclista in strada specialmente di notte o in caso di nebbia.
- Interfono: è un dispositivo di piccole dimensioni montato direttamente sul casco che sta diventando sempre più di uso comune specie durante le gite fuori porta o nel turismo. Le funzioni sono molteplici perché oltre a consentire la comunicazione con il proprio passeggero o con altri motociclisti in raggi di distanza che variano dai 300 metri a 1,8 km, hanno integrata la connessione via bluetooth allo smartphone. Questo permette di usare il proprio telefono sia per effettuare chiamate alla guida che come navigatore, radio o mp3 azionandolo con comandi vocali o semplici tasti.
- Caricabatterie USB: agganciato direttamente al manubrio o nel sottosella, è quasi indispensabile per avere sempre in carica navigatore, telefono o telecamera. Alcune moto lo hanno in dotazione già dalla casa madre ma in alternativa si può facilmente far montare da un meccanico, meglio se collegato all’accensione in modo da non rubare energia alla batteria della moto.
- Visiera fotocromatica o veletta parasole: per ripararsi dal sole, in alternativa agli occhiali da sole che non sempre sono così confortevoli sotto il casco, potete optare per una visiera fotocromatica omologata che si adatta automaticamente al variare dell’intensità della luce oppure, se il vostro casco lo consente, montare una veletta parasole interna alla visiera azionabile tramite una leva sul casco.
Cosa non può mancare nel tuo zaino in moto
Ci sono alcuni accessori che non possono mancare nel tuo zaino sia che il viaggio duri una giornata o solo pochi chilometri. In moto bisogna essere previdenti e cercare di portare con sé il necessario per affrontare imprevisti e usare accorgimenti per la propria sicurezza, in particolare se si viaggia in solitaria.
Personalmente per gli spostamenti cittadini o brevi viaggi, oltre a tutto l’abbigliamento menzionato nel paragrafo precedente, non dimentico mai di portare con me:
- blocca disco o catena di sicurezza per quando la moto è in sosta. I motociclisti considerano la propria moto molto più di un semplice mezzo di trasporto per cui prestano molta attenzione a come tenerla lontano dai ladri. Se si opta per il blocca disco, meglio considerare quelli provvisti di cavo di sicurezza per evitare di partire accidentalmente senza averlo preventivamente sganciato: si rischia di distorcere il disco del freno e non poter ripartire;
- cavo d’acciaio per legare casco e/o giacca alla moto in modo da avere le braccia libere quando ci si ferma;
- rete elastica chiamata anche ragno per legare in modo sicuro piccoli bagagli in viaggio. Non ingombra e risolve parecchi problemi logistici anche se ci si ferma a fare la spesa;
- porta telefono da agganciare al manubrio e collegato all’interfono in modo da usarlo come navigatore.
Quando invece affronto viaggi più lunghi anche di qualche giorno, oltre a tutti gli accessori appena menzionati, nella mia borsa non devono mai mancare:
- tuta antipioggia o cerata che si compone di giacca e pantalone oppure tuta intera. Per praticità preferisco il completo spezzato che in ogni caso garantisce perfetta protezione anche in caso di forti piogge. Esistono sia nella versione ad alta visibilità in giallo fluo che nel classico nero con bande argentate catarifrangenti. Per l’ottimizzazione degli spazi, viene venduta ripiegata in piccole sacche richiudibili per poterla portare sempre con sé;
- kit di primo soccorso che consiste in una piccola custodia in cui sono presenti cerotti, fasciature adesive, forbici, bende sterili, copertura termica, guanti in vinile. In Italia non è obbligatorio portarlo con sé ma in ottica di sicurezza, non è sbagliato farlo;
- navigatore carico e ben in vista fissato sul manubrio oppure inserito nella tasca predisposta nella borsa da serbatoio. L’importante è che sia collegato all’interfono per poter ricevere le indicazioni senza distogliere lo sguardo dalla strada;
- interfono, come già menzionato in precedenza è un ottimo compagno sia che si viaggi da soli che in comitiva. Io personalmente lo uso anche per ascoltare la musica quando faccio viaggi lunghi e su percorsi “monotoni” come l’autostrada;
- telepass, utilissimo per liberarsi dalle lunghe code in barriera, ma anche per evitare di trafficare con tasche, denaro e carte di credito al pedaggio.
- attrezzi di emergenza come il kit antiforatura, nastri adesivi, chiavi inglesi, pinza e brugola. Anche se si spera di non doverli mai usare, meglio averli con sé in caso di bisogno;
- zaino da usare nei piccoli spostamenti;
- felpa o un indumento facilmente recuperabile se dovessero abbassarsi le temperature. In qualsiasi stagione è consigliabile un abbigliamento a strati;
- paio di guanti di ricambio come piccolo accorgimento in caso di pioggia per sostituirli con quelli asciutti;
- tappi per le orecchie, se tollerati, possono ovviare al fastidio generato dal rumore dell’aria dentro al casco, specie nei viaggi lunghi;
- libretto di uso e manutenzione della propria moto.
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La parola d’ordine quando si prepara un bagaglio per un viaggio in moto è essenziale. Identificate solo gli indumenti che vi serviranno nei giorni del viaggio, scegliendoli per funzionalità e reale bisogno, evitando oggetti inutili e ingombranti.
Il bagaglio deve essere leggero e ottimizzato in tutti gli spazi prediligendo accessori minimal come ad esempio una pochette invece che una borsa grande oppure scarpe comode da abbinare a più outfit e che siano adatte anche in caso di pioggia. All’inizio sembra davvero difficile riuscire a trovare il giusto equilibrio, ma con il tempo e i consigli giusti si fanno miracoli!