Reggia di Caserta: la visita
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La Reggia di Caserta è una delle meraviglie architettoniche volute dai Borbone, assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.
L’imponente palazzo reale casertano nel 1997 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la bellezza e unicità della struttura. Raggiungere la dimora reale è particolarmente facile, in quanto sorge a pochissimi chilometri dall’uscita autostradale di Caserta nord, ed è situata proprio di fronte alla stazione ferroviaria della città.
Uno dei monumenti della Campania riconosciuti tra i più grandi attrattori turistici del Sud Italia, che insieme all’Acquedotto Carolino e al Complesso Museale di San Leucio è meta di grande interesse artistico e culturale a due passi da Napoli.
Quanto tempo ci vuole per visitare la reggia di Caserta?
Per visitare al meglio la Reggia di Caserta, il consiglio più utile che posso darti è quello di avvalerti di una guida turistica abilitata. Una guida tra le altre cose saprà farti ottimizzare i tempi, per dedicare solo il necessario ad ogni dettaglio e non perdere nulla, in quanto parliamo di un’area nel complesso davvero molto vasta.
Il tour del museo che comprende gli appartamenti, il teatro di corte e la cappella palatina, può essere completato in circa un’ora e mezza, ma questa tempistica è ovviamente influenzata da diversi parametri, in primis dal numero di persone che eventualmente compongono il tuo gruppo. Tuttavia è possibile contattare una guida e scegliere di farsi accompagnare in un tour individuale, oppure ancora per accorciare ulteriormente i tempi, puoi organizzarti per conto tuo, magari dopo aver compiuto un attento studio per non perdere i dettagli più interessanti.
Per quanto riguarda il parco con i suoi giardini, le fontane, le vasche e le altre attrazioni, tieni in conto che il percorso essenziale, ovvero senza prolungamenti laterali, è lungo circa 3 km.
Ci sono varie opzioni per compiere questo percorso: passeggiando in relax tra alberi e corsi d’acqua, noleggiando una bici in loco, affittando una carrozza con cavallo e cocchiere, che però non potrà da regolamento portarti fin su alla cascata. Oppure ancora puoi fare il biglietto e usufruire di una delle navette elettriche, che fanno ininterrottamente da spola tra il palazzo e l’ingresso del giardino inglese. In ogni caso metti in conto che una visita al solo parco reale della Reggia di Caserta ti porterà via da un minimo di un’ora ad un massimo di tre ore, a seconda di come deciderai di proseguire.
Quanto costa il biglietto d’ingresso?
Come riporta il sito ufficiale della Reggia di Caserta, per gli appartamenti storici, il parco e il giardino inglese il costo del biglietto intero è di 14 €.
Se invece vuoi fermarti agli appartamenti storici, sappi che il biglietto è acquistabile solo quando il parco è chiuso, e che ha un costo di 10 € se intero, e di tre euro se l’acquisto viene effettuato dopo le ore 17:00 del giorno della visita. Altra opzione è il biglietto denominato Parcoday, Che costa nove euro ed è acquistabile presso la biglietteria sita in Corso Giannone. L’accesso prevede solo parco e giardino inglese.
Per chi invece desidera spezzare la visita in due giornate diverse, in modo da poter vedere per bene sia il museo che il parco, c’è il biglietto denominato reggia twodays, che costa 17 €.
Per chi ha dai 18 ai 25 anni non compiuti, è prevista una riduzione sul biglietto di due euro, mentre l’ingresso è gratuito fino ai 18 anni di età non compiuti.
Chi ha costruito la Reggia di Caserta?
La Reggia di Caserta è nata da una sorta di competizione tra due sovrani. Come molti sanno, il re di Napoli Carlo di Borbone, voleva fortemente vedere realizzata una struttura che potesse essere all’altezza della reggia di Versailles, e al contempo desiderava costruire degli edifici monumentali che potessero in qualche modo conferire un’immagine d’impatto e di livello europeo alla città di Napoli.
Il sovrano quindi ingaggiò Luigi Vanvitelli, un bravo architetto che tra le altre cose era impegnato nei lavori di restauro della basilica di Loreto per conto dello Stato Pontificio. Dopo qualche trattativa l’architetto si convinse ad accettare l’incarico, proprio mentre il re acquistava quest’area, luogo già occupato dal palazzo cinquecentesco degli Acquaviva.
Il sogno di re Carlo di Borbone era di realizzare un progetto più ampio, a compimento di una visione che inglobasse in quella stessa area al tempo stesso la Reggia di Caserta, il mastodontico Acquedotto Carolino, e il borgo industriale di San Leucio.
Come previsto, i lavori durarono diversi anni, e alla fine non tutto andò come prospettato, anche perché il re nel frattempo era salito al trono di Spagna, e aveva lasciato Napoli per partire alla volta di Madrid.
Il Museo
Dall’elegante facciata principale alla maestosità dello scalone d’onore fino alle stanze dei regnanti, ciò che colpisce nell’accedere alla Reggia di Caserta oltre all’architettura, è soprattutto la ricchezza dei decori e la sontuosità degli arredi.
Gli appartamenti
Gli appartamenti reali comprendono la sala del trono, la cappella palatina, l’appartamento del re e l’appartamento della regina. Vi sono anticamere particolari come la sala di Marte la sala di Astrea, dedicate alle virtù militari. Da non perdere inoltre la bellezza dei capitelli in stile corinzio e la grande collezione di dipinti e volumi dell’epoca.
Altre attrazioni di grande interesse sono il boudoir di Maria Carolina, la sala delle dame di corte e la sala di compagnia, fino alla biblioteca palatina, la sala ellittica del sottotetto e la ricostruzione del presepe reale. Di grande rilevanza inoltre è il teatro di corte, una riproduzione in scala del celebre teatro San Carlo di Napoli, che comprende un elegante palco, ed è l’ultimo ambiente costruito dal Vanvitelli prima dell’inaugurazione avvenuta nel 1769.
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Il Giardino Reale
Consiglio vivamente di visitare la Reggia di Caserta iniziando di buonora, arrivando presto la mattina, magari già munito di biglietto salta fila, in modo da non sprecare tempo inutilmente.
Come detto sopra, il parco reale si può visitare a piedi, in bici, con l’ausilio di una carrozza con cavallo, o con la navetta elettrica. Quest’ultima, una volta fatto il biglietto, può essere utilizzata anche solo per brevi tratti, e quindi puoi eventualmente salire scendere a tuo piacimento, e decidere liberamente se andare in perlustrazione negli angoli più nascosti.
Dopo il primo spiazzale, il percorso si apre su una strada dritta, lunga 3 km, che termina con la cascata e la fontana di Diana e Atteone. Una volta arrivato qui, troverai l’ingresso del giardino inglese, al quale si accede con un biglietto a parte.
La passeggiata ti farà scorgere i dettagli dei grandi gruppi scultorei posizionati nelle grandi vasche, abitate da tanti pesci di acqua dolce. La Castelluccia e la peschiera grande erano i luoghi dove il re soleva organizzare giochi e addestramenti militari, simulando battaglie navali in acqua oppure con finti cecchini al “castello”.
Meravigliose le vasche che segnano idealmente la cosiddetta “via dell’acqua”, che nella prima idea di progetto del re doveva prolungarsi fino a Napoli e quindi al mare, così da creare una strada alternativa per facilitare traffici e spostamenti.