Terme in Campania, dove andare e dove soggiornare
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Le terme in Campania costituiscono una delle più grandi attrazioni turistiche fin dai tempi più remoti. Basti pensare che ai tempi degli antichi romani esse erano frequentate praticamente da tutti.
Popolo e personaggi importanti avevano accesso gratuito o a basso costo alle terme, con l’unica differenza che gli ambienti interni degli stabilimenti si differenziavano tra loro. Vi era infatti l’area dedicata ai ricchi, che comprendeva l’accesso anche alle altre attività annesse, come ad esempio la biblioteche, i negozi e i teatri; e l’area dedicata ai meno abbienti, che si presentava più semplice ed essenziale.
La Campania risiede in un territorio fortemente caratterizzato dalla presenza di vulcani, di cui tre ancora attivi, ed è la loro influenza a determinare la famosa biodiversità di questa terra, oltre alla massiccia presenza, in tutta la regione, di diversi siti termali.
Il potere curativo delle nostre acque è conosciuto quindi fin dall’antichità, e non è strano che in Campania e particolarmente nelle zone napoletane denominate Campi Flegrei, gli antichi romani avevano l’abitudine di venire a curarsi e a trascorrere le loro vacanze tra terme e mare. Pozzuoli, Baia e Castellammare di Stabia erano solo alcune delle località più in voga, e lo sono ancora oggi, seppure non tutte queste zone dispongano di stabilimenti operativi.
Terme in Campania dove andare
Terme di Ischia
Le terme di Ischia sono quelle più frequentate in Campania dal cosiddetto turismo del benessere. L’isola è completamente vulcanica, per cui non è difficile trovare da dormire in hotel o resort che abbiano almeno una piscina naturalmente riscaldata, in quanto le fonti termali sono presenti praticamente su tutto il territorio.
Vi sono inoltre diversi parchi termali, e tra questi quelli da visitare assolutamente sono lo stabilimento termale Negombo, lo stabilimento termale dei Giardini Poseidon, e la Fonte delle Ninfe Nitrodi.
A differenza degli altri due siti, la Fonte delle Ninfe Nitrodi dispone di docce e fontane di acqua fredda, dal potere altamente curativo per la pelle e per alcune affezioni dell’apparato digestivo. Questo sito è raggiungibile tramite autobus o auto, a cui si aggiunge un piccolo percorso a piedi, obbligatorio per accedere al parco.
Molti portano con sé delle bottiglie o delle taniche vuote per poter portarsi poi a casa un po’ di questa acqua miracolosa, dalle proprietà studiate e riconosciute anche dal Ministero della Sanità.
Il Negombo e I giardini Poseidon hanno invece tutt’altra matrice: in questi due parchi si può passeggiare nella natura e dedicarsi ai percorsi termali che man mano si presenteranno lungo il cammino. Dotati di ristoranti e attrezzature per rilassarsi e ripararsi dal sole, non c’è niente di più piacevole che dedicarsi una o più giornate all’insegna del benessere in questi due piccoli paradisi terrestri.
Terme di Telese
Le terme di Telese sorgono in provincia di Benevento e vantano una storia davvero singolare. Di loro infatti non vi è stata traccia fino al 1349, quando a seguito di un terremoto improvvisamente dal sottosuolo iniziò a fuoriuscire un’acqua di origine termale, che poi si scoprì possedere un grande potere terapeutico.
Ancora oggi queste terme sono molto frequentate, ogni anno infatti centinaia di migliaia di persone raggiungono il sito per trarre beneficio dall’efficacia terapeutica di queste acque su varie malattie della pelle, dello stomaco e per la cura dei reumatismi.
Tra le terme in Campania queste sono celebri per la forte concentrazione di zolfo bivalente in sospensione, lo stesso elemento presente nel nostro organismo, e non solo. Essendo un’acqua ricca di anidride carbonica, essa è particolarmente indicata per la riattivazione del circuito cardio circolatorio e in generale per favorire l’attività sanguigna periferica.
Altri benefici dell’acqua sulfurea riguardano l’apparato otorinolaringoiatrico, gastroenterico e osteo articolare. Quest’acqua buona da bere rientra inoltre tra le acque minerali italiane dotate di effervescenza naturale.
Terme di Pozzuoli
Le terme di Pozzuoli sono molto vicine alla città di Napoli e come ho detto prima hanno una forte valenza storica, in quanto luogo di villeggiatura molto in voga ai tempi dell’Impero Romano.
Situate nel golfo di Pozzuoli, esse erano chiamate un tempo terme di Baia, dal nome della località che le ospita, e per la loro grande bellezza naturale divennero ben presto destinazione balneare di quasi tutti personaggi più famosi dell’antica Roma: Giulio Cesare, Lucullo, Pompeo Magno, Cicerone, Seneca, e poi imperatori Caligola, Claudio, Domiziano, Adriano e Nerone amavano recarsi qui per abbandonarsi al benessere e all’oblio.
Le acque sono classificate come salso-bromo-iodiche, sgorgano alla temperatura di 74°, ma nel parco dedicato vi sono delle sorgenti che fanno da bacino a due laghetti dalle temperature più fresche, ovvero con temperature comprese fra i 38 e i 58 gradi.
Tra le proprietà più importanti vi sono quelle tonificanti e anti-infiammatorie, e sono indicate in caso di artrosi, acne, reumatismi e malattie delle vie respiratorie.
Alle Terme di Pozzuoli ci si può rilassare nel Parco Termale con le piscine e la sauna naturale, ma non solo. Ampia è l’offerta di pacchetti relax che comprendono tanti trattamenti curativi
Terme di Agnano
Tra le terme in Campania nel comprensorio dei Campi Flegrei vi sono inoltre le terme di Agnano, che prendono il nome dalla località omonima. Le acque curative di questo sito sono classificate come sulfureo-salso-bicarbonato-terroso-alcalino, e sono anche ricche di iodio, bromo e calcio.
Tra i tanti effetti terapeutici vi è l’importante azione antinfiammatoria, la quale è riconosciuta valida soprattutto per il suo protrarsi nel tempo. Oltre a questo, chi assume questa acqua può godere di una stimolazione del sistema immunitario, di un’azione antisettica, anti-edemigena, anti-fibrotica e della regolazione endocrina.
Le acque delle terme di Agnano vengono utilizzate anche per curare affezioni ginecologiche, respiratorie, artro-reumatiche, e sono valide contro i disturbi di natura otorino-laringoiatrica.
Le saune a calore secco naturale e i fanghi sono tra i trattamenti più apprezzati e si possono praticare nelle cosiddette stufe di San Gennaro, nome che viene dal vescovo di Capua, il quale è noto che riuscì ad ottenere la guarigione da una forte artrite grazie ai benefici delle acque di Agnano.
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Terme di Castellammare di Stabia
Tra le tante zone termali in Campania, quella di Castellammare di Stabia è importante per la presenza di acque sorgive, ma nonostante questo qui non è mai stato edificato uno stabilimento dedicato, anche se gran parte della popolazione locale nel corso dei secoli ne ha sempre usufruito.
Anche qui re Ferdinando I di Borbone ha operato un grosso sviluppo, in quanto dispose per la prima volta analisi scientifiche su quella che il popolo conosceva come acqua acetosella.
Le risposte dei due medici incaricati, Domenico Cotugno e Giuseppe Vairo non si fecero attendere, e ben presto si stabilì che quell’acqua di cui si faceva largo utilizzo e che veniva trasportata in recipienti chiamate “mummare”, possedeva un altissimo standard qualitativo e salutare.
Le caratteristiche organolettiche delle acque di Castellammare di Stabia derivano dalla complessa articolazione dei substrati geologici che esse attraversano. Sono classificate come solforose, bicarbonato calciche e medio minerali.